Al bocciodromo della Rinascita di Budrione, l'altra sera, si respirava quell'aria buona che sa di comunità vera.
Duecento persone - volontari, familiari, amici - si sono ritrovate per la tradizionale Festa degli auguri della
Croce Rossa Italiana di Carpi, con i distaccamenti di Novi e Campogalliano. Non è solo un appuntamento di fine anno, è il momento in cui una grande famiglia si guarda allo specchio e vede riflesso un intero anno di servizio.
Il bilancio di chi non conta i sacrifici
Il presidente
Fabrizio Fantini ha guidato la serata con quella sobrietà che contraddistingue chi sa che le parole valgono meno dei fatti. E i fatti, per la Cri carpigiana, parlano di un 2024 denso di interventi, di vite salvate, di mani tese verso chi aveva bisogno. Accanto a lui, gli assessori che rappresentano i tre Comuni dell'Unione Terre d'Argine:
Tamara Calzolari per Carpi,
Vincenzo Walter Stella per Campogalliano e
Annalisa Paltrinieri per Novi. Parole d'elogio per tutti, ma non di circostanza: quando si parla di volontariato, la retorica lascia spazio alla sostanza.
Una ambulanza che porta nel nome una storia
Il momento più toccante è arrivato con la presentazione della nuova ambulanza, acquistata interamente con i fondi raccolti dai volontari. Un mezzo moderno, efficiente, che però porta con sé una storia di dolore e memoria: è dedicata a
Catia Varetto, una volontaria scomparsa prematuramente. Le ricerche confermano che Catia aveva ricevuto riconoscimenti per i suoi 25 anni di servizio, una vita spesa per gli altri che ora continua a salvarne altre attraverso questo nuovo mezzo di soccorso.
Tecnologia al servizio dell'umanità
Ma la serata ha riservato anche spazio all'innovazione. La Cri ha mostrato il nuovo drone - operativo anche di notte - acquisito grazie al contributo decisivo di
Itas Assicurazioni. Non è un giocattolo tecnologico: questo strumento ha già dimostrato la sua utilità nella ricerca di persone scomparse, nel controllo di grandi eventi come il recente rave party alla Bugatti, e nel monitoraggio degli argini durante le drammatiche esondazioni in Romagna.
Fabio Mora, coordinatore del 118 dell'Ausl, ha salutato con calore i nuovi volontari che hanno completato l'ultimo corso di formazione. Sangue nuovo in un'organizzazione che ha bisogno di ricambio generazionale senza perdere la memoria storica di chi ha costruito questo patrimonio di solidarietà.
Il futuro ha già un indirizzo
L'assessore
Stella ha annunciato una novità importante: il completamento della Casa della Salute di Campogalliano, che ospiterà la nuova sede operativa Cri del comune. Un tassello importante nell'ottica di un servizio sempre più capillare e vicino ai cittadini. La serata si è conclusa con la consegna degli attestati di merito ai volontari con quindici anni di attività. Quindici anni: pensate a cosa significa nella vita di una persona, quindici anni di notti in bianco, di corse in ambulanza, di lacrime asciugate e sorrisi restituiti.
Una lezione di pragmatismo
Guardando questi numeri - duecento presenti, tre comuni coinvolti, una nuova ambulanza, un drone operativo, nuovi volontari formati - viene da riflettere. In un'epoca in cui si parla tanto di crisi dei valori e di individualismo, la Croce Rossa carpigiana dimostra che esiste ancora chi sceglie di mettere il "noi" prima dell'"io". Certo, il volontariato da solo non può sostituire un welfare pubblico efficiente, e sarebbe ingenuo pensarlo. Ma in attesa che la politica risolva i problemi strutturali, c'è chi non resta a guardare. C'è chi sale in ambulanza, chi impara a usare un defibrillatore, chi rinuncia al divano della domenica per stare accanto a chi soffre. Al bocciodromo di Budrione, l'altra sera, si è celebrata questa scelta. Duecento persone che hanno capito una cosa semplice: la felicità, quella vera, non sta nel ricevere ma nel dare. E in un mondo che spesso sembra aver dimenticato questa lezione, loro continuano a ricordarcela, una sirena alla volta.
