Carpi tra rigore e civette: quando il quotidiano diventa epico


Carpi tra rigore e civette: quando il quotidiano diventa epico

Cari lettori, ieri la nostra Carpi ci ha offerto uno di quei mosaici quotidiani che, osservati con la giusta lente, rivelano l'anima profonda di una comunità. Tra ventinove patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza e civette salvate dalla Polizia Locale, tra perdite di carico su via Guastalla e trionfi hawaiani nel triathlon, emerge il ritratto di una città che sa essere severa e tenera, pragmatica e sognante.

Iniziamo dalla cronaca della severità necessaria: ventinove patenti ritirate in un anno per guida in stato di ebbrezza. Un numero che, come osserva il comandante Golfieri, racconta di una battaglia quotidiana che va oltre la mera repressione. L'operazione notturna dell'11-12 ottobre, con i suoi gazebo informativi e i volontari dell'associazione "Familiari vittime della strada", trasforma i controlli in teatro civico. Franco Piacentini e i suoi volontari non distribuiscono solo gadget e opuscoli: offrono la testimonianza di chi ha pagato il prezzo più alto dell'incoscienza altrui. È una pedagogia del dolore che diventa prevenzione.

Curioso come, in questa stessa città che serra i ranghi contro la guida pericolosa, la Polizia Locale si trasformi in orfanotrofio per rapaci. La civetta soccorsa e affidata al Centro "Il Pettirosso" di Modena ci ricorda che l'autorità pubblica sa essere anche cura. Gli stessi agenti che ritirano patenti agli ubriachi si chinano su un uccello ferito: è questa la misura di una comunità matura, capace di rigore e compassione in egual misura.

E mentre Carpi si occupa di civette ferite e patenti ritirate, Valentina Mangano nuota nelle acque di Kona, alle Hawaii, portando il nome della nostra città nell'olimpo del triathlon mondiale. La sua partecipazione all'Ironman World Championship, nonostante un infortunio, è l'altra faccia della medaglia carpigiana: quella che non si arrende mai, che trasforma i limiti in sfide. Da carpigiana a Kona, il passo è lungo ma non impossibile quando si ha la grinta emiliana nel sangue.

Il paradosso della modernità è tutto qui: in una sola giornata, Carpi salva una civetta e celebra una triatleta, controlla gli ubriachi e pulisce le strade. È il ritratto di una città che sa occuparsi simultaneamente del particolare e dell'universale, del locale e del globale. Franco Piacentini che distribuisce volantini contro la guida pericolosa e Valentina Mangano che sfida l'oceano Pacifico sono facce della stessa medaglia: quella di chi non si rassegna al meno quando può aspirare al più.

Carpi, insomma, si conferma città di contraddizioni feconde: severa con chi mette a rischio la sicurezza, tenera con chi ha bisogno di cure, orgogliosa di chi la rappresenta nel mondo. Una città che sa che la civiltà si misura tanto nella capacità di dire no quanto in quella di dire sì.