Ieri Carpi si è tinta di rosso, ma non per ragioni politiche. La fontana dei Giardini del Teatro illuminata per la Giornata mondiale del dono offre un contrappunto ironico alle battaglie cromatiche che dividono la città: quelle sui parcheggi blu e sulla sicurezza che, miracolosamente, ha fatto convergere tutti i colori dello spettro politico.
C'è qualcosa di paradossalmente poetico nel vedere una città che litiga su un'ora di sosta gratuita e poi si compatta davanti alla Prefettura per chiedere più poliziotti. Come se il vero problema non fosse trovare parcheggio, ma essere sicuri di ritrovare l'auto integra al ritorno. La matematica della politica carpigiana segue logiche misteriose: 470 firme per più sicurezza uniscono tutti, mentre un'ora gratis di parcheggio spacca il consiglio comunale.
La vicenda dei parcheggi racconta molto più di una semplice divergenza amministrativa. Quando Fratelli d'Italia propone la sosta gratuita natalizia e il PD la boccia parlando di "blocco del commercio", assistiamo a una di quelle inversioni semantiche che farebbero sorridere qualsiasi semiologo. L'aumento del 600% delle entrate dai parchimetri - dato che emerge dalla cronaca - diventa strumento di vitalità urbana, mentre la gratuità temporanea si trasforma in minaccia al tessuto commerciale. È la politica come teatro dell'assurdo, dove le parole assumono significati opposti a seconda del palcoscenico su cui vengono pronunciate.
Più confortante la convergenza bipartisan sulla sicurezza. Quando la paura bussa alla porta, le ideologie escono dalla finestra. "La sicurezza non è né di destra né di sinistra", dice giustamente Daniela Depietri, e in questa frase c'è forse l'unica verità politica incontrovertibile di questi tempi. Carpi, seconda città della provincia per abitanti ma con lo stesso numero di agenti di centri minori, scopre che la matematica delle forze dell'ordine segue algoritmi romani imperscrutabili.
Nel frattempo, mentre la politica si accapiglia sui metri quadri di sosta e si unisce sui metri quadri di sicurezza, l'arte continua il suo corso imperturbabile. Il successo della mostra "NO ONE NO WAY" al PAC di Novi dimostra che esiste ancora uno spazio dove il pensiero corre libero, dalle illustrazioni manga alle tecniche "pixelate" di Onofrio Rizzuto. L'arte come antidoto alla politicizzazione di ogni aspetto della vita pubblica: mentre si discute del colore dei parcheggi, gli artisti dipingono il futuro con colori che non stanno nelle bandiere.
La giornata del dono, con la sua fontana rossa, assume così un significato involontariamente simbolico. In una città dove ogni proposta diventa terreno di battaglia, il rosso della generosità ricorda che esistono gesti che trascendono le appartenenze. Non è un caso che questa iniziativa nasca come risposta al consumismo del Black Friday: anche Carpi, nel suo piccolo, partecipa a questa inversione di paradigma che mette la condivisione al posto dell'accumulo.
Resta l'interrogativo finale: una città che converte 220 parcheggi da bianchi a blu e poi si divide su un'ora di gratuità natalizia, che unisce tutte le forze politiche per chiedere più sicurezza mentre illumina di rosso la sua fontana più bella per celebrare la generosità, che città è? Forse semplicemente una città normale, con le sue contraddizioni, i suoi slanci e le sue meschinità. Una città che, come tutte, cerca di trovare un equilibrio tra pragmatismo e idealismo, tra necessità di bilancio e qualità della vita.
E se il rosso della fontana riuscisse, almeno per una sera, a far dimenticare il blu dei parcheggi e il grigio delle polemiche politiche, forse avremmo trovato il colore giusto per dipingere il futuro di Carpi: quello della generosità civica che va oltre ogni schieramento.