Il Comune di Carpi ha dovuto correre ai ripari con un investimento straordinario di 153mila euro per fronteggiare l'emergenza zanzara tigre che ha colpito la città tra l'8 e il 19 agosto. La cifra, approvata dalla Giunta comunale, è stata destinata agli interventi di disinfestazione urgenti resi necessari dopo diverse segnalazioni consecutive di casi sospetti di Chikungunya. Gli interventi sono stati coordinati dall'Unità di crisi costituita insieme alla Regione Emilia Romagna e all'Azienda Usl di Modena, che ha fornito le direttive operative per tutelare la salute pubblica. Il Piano regionale arbovirosi ha guidato tutte le operazioni di contenimento del virus, trasmesso appunto dalla zanzara tigre. Lo stanziamento comunale si aggiunge ai 100mila euro già messi a disposizione dal Fondo di riserva del Comune, di cui 40mila già utilizzati per i trattamenti successivi. Una buona notizia per le casse comunali: l'intera somma utilizzata sarà rimborsata dalla Regione Emilia Romagna, come previsto dal Piano regionale. L'urgenza della situazione ha richiesto l'attivazione delle procedure di somma urgenza previste dal nuovo Codice dei contratti pubblici. Questo strumento consente all'amministrazione di acquisire immediatamente servizi indispensabili quando si verificano "eventi dannosi imprevisti che determinano un concreto pregiudizio all'incolumità pubblica". Proprio quello che è accaduto a Carpi con 11 ordinanze emesse tra l'8 e il 19 agosto per sospetti o confermati casi di Chikungunya. Per garantire una copertura capillare del territorio, l'amministrazione ha incaricato 15 aziende specializzate che hanno operato simultaneamente su tutto il territorio comunale. Gli interventi si sono concentrati su due fronti: la rimozione dei focolai larvali e i trattamenti adulticidi, culminati con la disinfestazione a tappeto di Ferragosto che ha interessato tutte le aree verdi della città. Particolare attenzione è stata dedicata alle strutture scolastiche: trattamenti precauzionali sono stati eseguiti nella notte tra il 27 e 28 agosto nelle aree verdi e nei cortili di nidi e scuole dell'infanzia, garantendo la sicurezza dei bambini per l'avvio dell'anno scolastico del 1° settembre. Un segnale concreto dell'impegno dell'amministrazione comunale nel proteggere i cittadini più vulnerabili e assicurare la normalità dei servizi essenziali.