Ex Bugatti di Campogalliano, Regione chiamata in causa dopo il rave di Halloween


Ex Bugatti di Campogalliano, Regione chiamata in causa dopo il rave di Halloween
La festa abusiva che ha richiamato 5mila giovani nell'area industriale dismessa riaccende il dibattito sulla rigenerazione urbana. Annalisa Arletti di Fratelli d'Italia chiede un tavolo di confronto per trovare soluzioni concrete

L'interrogazione regionale

Il rave party di Halloween che ha trasformato l'ex stabilimento Bugatti di Campogalliano in una festa abusiva per migliaia di giovani è finito sui banchi dell'Assemblea legislativa regionale. La consigliera Annalisa Arletti di Fratelli d'Italia ha presentato un'interrogazione alla Giunta, insieme al collega Ferdinando Pulitanò, per chiedere interventi concreti sulla riqualificazione dell'area industriale dismessa.

Il caso del rave di Halloween

Tra il 31 ottobre e il primo novembre scorsi, circa 5mila persone si sono radunate abusivamente nell'ex stabilimento della famosa "fabbrica blu". La festa non autorizzata ha creato problemi significativi di ordine pubblico e sicurezza, con la viabilità di Campogalliano completamente congestionata dall'arrivo di auto, furgoni e camper da tutto il nord Italia. Le forze dell'ordine hanno presidiato l'area con Polizia, Carabinieri, unità mobile della Croce Rossa e Vigili del Fuoco, controllando gli accessi e identificando i partecipanti. L'evento ha richiesto un intervento massiccio per garantire la sicurezza pubblica e gestire l'emergenza.

La risposta dell'assessore Colla

L'assessore Colla ha replicato all'interrogazione precisando che garantire l'ordine pubblico non rientra nelle competenze dirette della Regione Emilia-Romagna. La Regione, ha spiegato, può eventualmente collaborare con i proprietari dell'area per individuare soluzioni di rigenerazione urbana, ma non ha strumenti diretti per prevenire episodi come il rave party.

La richiesta di un tavolo di confronto

"È indispensabile che la Regione istituisca un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti", hanno dichiarato Arletti e Pulitanò. I consiglieri chiedono il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei proprietari dell'immobile per comprendere le future destinazioni d'uso dello stabilimento e trovare soluzioni condivise. "Quanto accaduto a Campogalliano ha rappresentato un evento gravissimo che non può e non deve ripetersi", sottolineano i due esponenti di Fratelli d'Italia, che invocano misure preventive efficaci oltre agli strumenti legislativi già disponibili grazie al decreto governativo sui rave party.

Una questione di rigenerazione urbana

L'ex stabilimento Bugatti rappresenta un caso emblematico di area industriale dismessa nel territorio modenese. La struttura, simbolo della sfortunata epopea del marchio automobilistico, è rimasta abbandonata e rappresenta oggi una questione aperta per la rigenerazione urbana. "Campogalliano e i suoi cittadini meritano risposte concrete, non solo interventi emergenziali", concludono i consiglieri regionali, auspicando un percorso condiviso che trasformi "un luogo oggi abbandonato in un'opportunità di sviluppo per la comunità locale". La vicenda solleva interrogativi più ampi sulla gestione delle aree industriali dismesse e sulla necessità di strategie preventive per evitare il ripetersi di situazioni simili nel territorio.
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