Turno di passione per le ragazze biancrosse: quando il calcio ti ricorda che la strada è ancora lunga Una giornata che difficilmente le ragazze del Carpi dimenticheranno, ma non per i motivi che avrebbero sperato. La fine di ottobre ha riservato amare sorprese alle formazioni femminili biancrosse, con risultati che fanno male al cuore ma che, paradossalmente, possono insegnare molto sul carattere e sulla determinazione necessari per crescere nel calcio che conta. La Prima Squadra si è trovata di fronte a un Parma in stato di grazia, che ha inflitto un severo 16-0 difficile da digerire. Le sorelle Morelli (Giorgia, Chiara ed Elena) hanno fatto la voce grossa insieme a Strungaru e Paletti, trasformando il Tardini in un inferno per le ragazze di mister Borciani. Un risultato che brucia, certo, ma che non deve scoraggiare: nel calcio femminile, soprattutto nei campionati regionali, questi divari tecnici esistono e fanno parte del processo di crescita. Malagoli tra i pali e capitan Manicardi hanno provato a tenere botta, ma quando la differenza di valori è così marcata, non c'è tattica che tenga. Le sostituzioni di Setti per Noviello nel secondo tempo testimoniano la volontà dell'allenatore di dare spazio a tutta la rosa, anche in una situazione così complicata. Non è andata meglio alle Under 15, travolte dal Cus Parma con un impietoso 18-0. Qui i numeri parlano da soli: Angelotti, Baracchi e compagne hanno vissuto una giornata da dimenticare, ma che servirà da lezione per il futuro. Nel calcio giovanile femminile questi episodi, per quanto dolorosi, sono formativi. L'unica nota parzialmente positiva arriva dalle Under 13, sconfitte "solo" 3-0 dalla Reggiana. Un risultato che, al confronto, assume quasi i contorni di una vittoria morale. Le baby biancrosse Santi, Spallanzani e Storchi hanno mostrato maggiore resistenza, segno che nelle categorie più giovani il lavoro del settore femminile del Carpi sta dando i suoi frutti. Giorni così capitano nello sport, soprattutto quando si ha l'ambizione di confrontarsi con realtà più strutturate. Il calcio femminile in Emilia-Romagna sta crescendo rapidamente, e società come Parma e Reggiana hanno investito molto in questo settore. Per il Carpi è un'occasione per capire dove si vuole arrivare e quanto si è disposti a investire per colmare il gap. Le ragazze biancrosse torneranno in campo con l'orgoglio ferito ma con la consapevolezza che solo attraverso queste prove di forza si può crescere. Come direbbe un vecchio saggio del calcio: "Si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie". E domenica scorsa le lezioni sono state parecchie.
Femminile AC Carpi: troppo Parma per la Prima Squadra. Under 13 sconfitta dalla Reggiana