Finalmente il Pronto Soccorso di Carpi respira


Finalmente il Pronto Soccorso di Carpi respira

C'è voluto del tempo, qualche perplessità tra noi cittadini e soprattutto 4,6 milioni di euro, ma alla fine il Pronto Soccorso dell'Ospedale Ramazzini ha il suo nuovo padiglione. E che padiglione: inaugurato con tutti gli onori, ha portato con sé non solo metri quadri in più, ma anche la speranza di un servizio finalmente all'altezza delle nostre aspettative. La cerimonia di taglio del nastro ha visto sfilare il gotha della sanità locale: c'era Mattia Altini, direttore generale dell'Ausl, raggiante come un bambino con il giocattolo nuovo. C'era il nostro sindaco Riccardo Righi, insieme ai colleghi degli altri Comuni dell'Unione delle Terre d'Argine. E c'erano tutti quelli che contano nel panorama sanitario carpigiano, dai responsabili di reparto ai volontari che ogni giorno tengono in piedi il sistema. Il nuovo padiglione, costruito sul lato est dell'ospedale, non è solo una questione di mattoni e cemento. Dentro ci sono 570 mila euro di tecnologie all'avanguardia: una TAC da 128 strati (370 mila euro, mica noccioline) e una nuova apparecchiatura a raggi X da 200 mila euro. Strumenti che permetteranno diagnosi più rapide e precise, senza far girare i pazienti per tutto l'ospedale come in un labirinto. Ma la vera notizia, quella che farà sorridere chi si è trovato al Pronto Soccorso in una di quelle serate infinite, è l'annuncio di Sossio Serra, responsabile dell'Urgenza-Emergenza: "Entro fine anno arriveranno sei-sette nuovi medici". Tradotto: addio ai medici "a gettone" delle cooperative, quelli che passavano di qua come meteore. Finalmente avremo un team stabile per gestire i 45 mila accessi annui del Ramazzini. L'Osservazione Breve Intensiva si è trasferita nei sei nuovi posti del padiglione, liberando spazio nell'ospedale per i pazienti in attesa di accertamenti. Una riorganizzazione che sulla carta sembra funzionare, anche se – diciamolo – per gli infermieri la musica non cambia: trovarne di nuovi resta un'impresa degna di Sherlock Holmes. Non sono mancate le due nuove ambulanze del 118, che sostituiranno i mezzi ormai destinati ai servizi interni. Perché anche le ambulanze, come le persone, hanno diritto alla pensione. Il sindaco Righi ha poi lanciato un'idea ambiziosa: un tavolo di confronto che unisca le Ausl di Modena e Reggio con il sindaco di Correggio. Collaborare oltre i confini provinciali? Chissà che non sia la volta buona per pensare davvero in grande. Intanto, il dottor Raffaele Sansone, direttore della Radiologia e ormai prossimo alla pensione, si è detto soddisfatto delle nuove strumentazioni. Sarà implementate presto con altri macchinari che consentiranno diagnosi ancora più complete, senza far vagare i pazienti da un piano all'altro. È stata una bella giornata per la sanità carpigiana. Dopo anni di attesa, il Pronto Soccorso del Ramazzini ha finalmente gli spazi e le attrezzature che merita. Ora non resta che sperare che anche il servizio sia all'altezza degli investimenti fatti. I cittadini di Carpi se lo meritano.

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