Fossoli, la presidente Ghizzoni replica a Roccella: "Non sminuite i Viaggi della Memoria"


Fossoli, la presidente Ghizzoni replica a Roccella: "Non sminuite i Viaggi della Memoria"

La presidente della Fondazione Fossoli, Manuela Ghizzoni, ha risposto con fermezza alle recenti dichiarazioni della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella sui Viaggi della Memoria, definendoli esperienze "di conoscenza e formazione nel senso letterale del termine" e non semplici "gite" come aveva affermato la ministra. Le parole di Ghizzoni arrivano dopo che Roccella, durante un convegno dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, aveva criticato i viaggi scolastici ad Auschwitz, sostenendo che "servivano a dirci che l'antisemitismo era qualcosa che riguardava un tempo collocato nella storia, in una precisa area: il fascismo". Dichiarazioni che hanno provocato un'ondata di indignazione, con la replica durissima della senatrice a vita Liliana Segre. "La Shoah ha rappresentato la massima tragedia del Novecento", ha dichiarato Ghizzoni, ricordando che "lo si vede benissimo anche da qui, al Campo di Fossoli, il principale campo italiano della rete europea di deportazione e sterminio nazifascista". Il campo carpigiano, situato a circa 5 chilometri da Carpi, fu infatti utilizzato dal dicembre 1943 come campo di concentramento e transito, divenendo il principale punto di partenza per la deportazione in Germania di ebrei e oppositori politici. Si calcola che vi siano passati circa 2.800 ebrei e 2.600 deportati politici. La presidente della Fondazione ha poi illustrato il rigore e la serietà con cui vengono organizzati i Viaggi della Memoria promossi dall'ente carpigiano: "Sono migliaia gli studenti che hanno partecipato negli anni, sia ad Auschwitz che a Mauthausen. Insieme a loro, oltre ai docenti e agli operatori della Fondazione, decine di storici, intellettuali, scrittori, giornalisti, artisti". Un'esperienza che prevede "una lunga fase preparatoria con incontri di formazione sia con i docenti che con gli studenti, e momenti di restituzione alla cittadinanza". L'approccio non è solo commemorativo ma "generativo", ha spiegato Ghizzoni: l'obiettivo è "far sviluppare una sensibilità verso l'attualità, capace di intercettare i segnali dell'insorgenza non soltanto dell'antisemitismo, ma di tutti i fenomeni legati all'esclusione, alla persecuzione, al razzismo e alla xenofobia". La presidente ha poi richiamato un dato storico "inoppugnabile e incontrovertibile": "La distruzione degli ebrei d'Europa ha trovato la propria completa attuazione grazie all'ideologia fascista e nazista". Una responsabilità che "l'Italia fascista porta in pieno a sua perenne onta". Il Campo di Fossoli e il Museo Monumento al Deportato di Carpi continuano a essere meta di "decine di migliaia di studenti e cittadini da ogni parte d'Italia e d'Europa" ogni anno. La Fondazione, ha concluso Ghizzoni, "continuerà convintamente a esercitare il proprio compito insieme a tutta la rete memoriale italiana e internazionale", perché "è dalla conoscenza della Shoah che possono prendere corpo gli strumenti di coscienza critica e civile per contrastare le forme più nefaste di discriminazione e razzismo".

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