Le risse nel cuore della città hanno fatto suonare l'allarme, e ora Fratelli d'Italia risponde con un decalogo che vuole essere medicina per i mali di Carpi. Non si tratta di ricette della nonna, ma di proposte concrete che Annalisa Arletti, capogruppo e consigliere regionale del partito di Giorgia Meloni, presenta come un piano di battaglia contro l'insicurezza che serpeggia tra le vie del centro e nelle periferie. "La nostra città non può essere ostaggio di bande violente", tuona la Arletti, che non usa giri di parole nel descrivere quello che definisce "il fallimento della sinistra sul tema sicurezza". Parole dure, che arrivano dopo aver raccolto le preoccupazioni di forze dell'ordine, polizia locale, commercianti e cittadini comuni. Tutti concordi su un punto: serve un messaggio forte di legalità, accompagnato da azioni concrete. La proposta più discussa riguarda la chiusura dei market etnici alle 20. "Troppi episodi di risse e spaccio avvengono fuori da questi esercizi", spiega Arletti, che cita l'esempio di Modena dove una misura simile è già in vigore. L'abuso di alcol e lo spaccio, secondo il partito meloniano, troverebbero terreno fertile proprio davanti a questi negozi "sorti come funghi" nel centro storico. Ma le dieci proposte guardano anche al rafforzamento della Polizia Locale, con il potenziamento del Nucleo Antidegrado e maggiori controlli notturni. Tra le novità tecnologiche richieste spicca il cane anti-droga, che potrebbe servire tutta l'Unione delle Terre d'Argine, particolarmente utile davanti alle scuole e nei parchi cittadini. La videosorveglianza rappresenta un altro pilastro del piano: la centrale operativa del comando di Polizia Locale, già attrezzata per funzionare 24 ore su 24, dovrebbe essere presidiata costantemente da agenti pronti a intervenire in tempo reale. Federica Carletti, segretario cittadino e consigliere comunale, annuncia che queste proposte approderanno in Consiglio Comunale, dove il partito promette "battaglia" su questo tema. La risposta del sindaco, accusato di considerare le proposte di Fratelli d'Italia "fantascienza e finzione", viene bollata come "imbarazzante" e sintomo di "totale incapacità di leggere il problema". Resta da vedere se queste dieci medicine riusciranno davvero a curare i mali di Carpi, o se rimarranno l'ennesimo capitolo del confronto politico cittadino. Una cosa è certa: il dibattito sulla sicurezza è appena iniziato, e i carpigiani aspettano risposte concrete, non solo promesse elettorali.
Fratelli d'Italia scende in campo: dieci ricette per curare la "febbre" di Carpi
