Fuochi vietati: Capodanno al sicuro per tutti


Fuochi vietati: Capodanno al sicuro per tutti
Mentre l'ultimo dell'anno si avvicina a passi da gigante, l'Unione delle Terre d'Argine - che comprende Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano - ha voluto ricordare ai propri cittadini che i botti di mezzanotte non sono esattamente un diritto costituzionale. E per fortuna, aggiungeremmo.

Le regole che salvano la notte (e non solo)

Il Comune di Novi ha fatto da portavoce per tutti e quattro i comuni dell'Unione, richiamando l'attenzione sull'articolo 21 del Regolamento di Polizia Urbana. Un articolo che, diciamolo pure, dovrebbe essere stampato a caratteri cubitali su ogni confezione di petardi venduta nei giorni scorsi. Le norme sono cristalline: vietato accendere fuochi d'artificio senza licenza nei luoghi abitati, lungo le strade pubbliche o nelle loro vicinanze. Vietato anche sparare razzi da balconi, finestre o terrazzi verso spazi pubblici. Insomma, se proprio dovete far rumore, fatelo nel vostro cortile privato e lontano dagli altri.

Gli animali ringraziano (se potessero)

Particolare attenzione è rivolta agli animali domestici, che di certo non hanno chiesto di passare una notte da incubo ogni 31 dicembre. I proprietari sono chiamati a vigilare attivamente perché il disagio degli amici a quattro zampe, causato dagli scoppi, non si trasformi in danni per persone o per gli animali stessi. Una norma di civiltà che molti comuni italiani stanno adottando. Anche Falconara Marittima, ad esempio, ha emanato un'ordinanza simile per il periodo dal 30 dicembre al 6 gennaio, prevedendo sanzioni di 100 euro per i trasgressori e il sequestro del materiale.

Sanzioni che non scherzano

Chi pensa di poter ignorare queste regole dovrà fare i conti con sanzioni penali o amministrative. Il Comune di Novi ha voluto sottolinearlo con chiarezza: "Confidiamo nel buon senso, nel rispetto delle regole e nella tolleranza di tutti". Tradotto dal burocratese: comportatevi bene, altrimenti pagherete.

Il senso di una scelta

Dietro questi divieti c'è molto più del semplice desiderio di rovinare la festa a qualcuno. C'è la tutela delle persone vulnerabili - anziani, bambini, chi soffre di disturbi dell'udito. C'è il rispetto per gli animali, che ogni anno vivono ore di terrore per colpa dei nostri festeggiamenti. C'è la sicurezza pubblica, perché i fuochi d'artificio restano materiale esplosivo, anche se li vendono al supermercato. L'Unione delle Terre d'Argine, con i suoi oltre 100mila abitanti distribuiti nei quattro comuni, ha scelto la strada della responsabilità. Una scelta che forse toglierà un po' di spettacolarità alla mezzanotte, ma che sicuramente regalerà una notte più serena a molti. Perché alla fine, il vero spettacolo di Capodanno dovrebbe essere l'arrivo del nuovo anno, non il fragore che lo accompagna.
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