Il distretto biomedicale della Bassa Modenese torna sotto i riflettori per una nuova emergenza occupazionale. Lo stabilimento Gambro-Vantive di Medolla, punto di riferimento storico del settore, sta attraversando una fase critica che coinvolge oltre 500 dipendenti, costretti da mesi a vivere nell'incertezza per l'assenza di un piano industriale chiaro da parte della proprietà americana. Il Gruppo Liste Civiche-PD della Bassa Modenese ha deciso di portare la questione all'attenzione del Consiglio dell'Unione del 13 novembre, depositando una mozione urgente firmata dal capogruppo Paolo Negro, dal vicecapogruppo Nicolò Guicciardi e dalla consigliera medollese Barbara Paradisi. L'iniziativa mira a richiamare l'attenzione delle istituzioni locali, regionali e nazionali sulla mobilitazione avviata dai lavoratori insieme alle organizzazioni sindacali Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec. La situazione è particolarmente delicata: l'azienda, acquisita nel 2025 dal fondo americano Carlyle dopo il passaggio dalle attività del gruppo Baxter dedicate alle terapie renali, non ha ancora presentato un progetto di rilancio convincente. I dipendenti dello stabilimento di Medolla stanno affrontando oltre un anno di contratto di solidarietà, utilizzato per 13 mesi negli ultimi 17, mentre le vendite delle macchine per dialisi - la produzione principale dell'impianto - hanno subito un calo significativo senza che siano stati individuati prodotti sostitutivi. "Non si tratta solo di difendere 500 posti di lavoro", spiegano i tre consiglieri, "ma di tutelare un pezzo fondamentale della storia industriale e sociale della Bassa Modenese". La Gambro-Vantive rappresenta infatti uno dei pilastri del comparto biomedicale locale: nata nel 1962 come Dasco, è diventata Gambro nel 1987 e poi Baxter nel 2012, contribuendo a costruire la reputazione internazionale del territorio. La preoccupazione è amplificata dal fatto che il distretto biomedicale modenese ha già dovuto affrontare lo scorso anno la crisi di Mozarc-Medical, rendendo ancora più urgente la necessità di interventi mirati per preservare la competitività di un settore strategico per l'economia regionale. Il centrosinistra chiede ora alla Presidenza e alla Giunta dell'Unione dei Comuni Modenesi Area Nord di attivarsi immediatamente per promuovere, insieme ai parlamentari e alle istituzioni regionali, un tavolo di confronto con la proprietà e le parti sociali. L'obiettivo è garantire un piano industriale di rilancio che possa salvaguardare non solo l'occupazione, ma anche la continuità di un comparto che rappresenta un'eccellenza del territorio modenese.
Gambro-Vantive di Medolla, l'allarme del centrosinistra: "Servono risposte immediate per 500 lavoratori"