Gazzini salva la United: vittoria di carattere al "Dorando Pietri"


Gazzini salva la United: vittoria di carattere al "Dorando Pietri"

La United Carpi conquista la sua prima vittoria stagionale tra le mura amiche, superando 2-1 il Montombraro 1929 in una partita che ha fatto sudare freddo ai tifosi blucelesti fino all'ultimo minuto. Una gara che racconta molto di più di un semplice risultato: racconta di una squadra che sa soffrire e che trova la forza di rialzarsi quando tutto sembra perduto. Il pomeriggio al "Dorando Pietri" inizia nel migliore dei modi per i padroni di casa. Hamza Nadiri al 12' firma il vantaggio con una rete che porta la firma della solidarietà di squadra: Crispino conquista palla aerea e serve l'assist perfetto al compagno, che non può sbagliare. Una gioia che si respira sugli spalti, dove i tifosi carpigiani iniziano a sognare una domenica serena. Ma il calcio, si sa, è fatto di equilibri delicati. Se nel primo tempo la United di Gilioli gestisce la partita con ordine e maturità, nella ripresa il Montombraro decide di alzare il ritmo e trasformare la sfida in una battaglia vera. Gli ospiti premono, spingono, creano pericoli e alla fine trovano il meritato pareggio al 70' con Zattini, che punisce una difesa bluceleste ormai in affanno. È il momento più buio per la squadra di casa. I tifosi si guardano preoccupati, Gilioli si agita in panchina e i giocatori sembrano accusare il colpo. Ma è proprio in questi momenti che si misura il valore di una squadra. All'82' il tecnico si gioca le ultime carte dalla panchina, e la mossa si rivela vincente. Quando mancano quattro minuti alla fine, Vezzani batte una punizione sul primo palo e Gazzini si avventa sul pallone con l'istinto del bomber vero. Il suo tocco d'esterno sul secondo palo è un gioiello di tecnica e freddezza: 2-1 e stadio in delirio. Un gol che vale tre punti pesantissimi e che racconta di una squadra che non molla mai. Il finale è un assedio del Montombraro, con la United che si barrica nella propria metà campo e difende il risultato con le unghie e con i denti. Quando l'arbitro fischia la fine, l'abbraccio tra giocatori e tifosi racconta meglio di tante parole cosa significhi questa vittoria per la famiglia bluceleste. Una domenica che conferma come a Carpi il calcio sia ancora questione di cuore prima che di tecnica.

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