Un episodio controverso ha caratterizzato la serata di venerdì presso la Sala Duomo di Carpi, dove si è tenuta la presentazione del libro "Il gender esiste. Giù le mani dai nostri figli" del deputato della Lega
Rossano Sasso. Il giornalista di Report
Danilo Procaccianti è stato allontanato dall'evento pubblico senza apparenti motivazioni, sollevando interrogativi sulla libertà di cronaca.
L'episodio alla Sala Duomo
L'evento, organizzato dalla sezione carpigiana della Lega in via Duomo 2, doveva essere un momento di confronto sui temi dell'educazione e della famiglia. Il deputato
Sasso, membro della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera, si preparava a presentare la sua opera che critica quella che definisce "ideologia gender". Secondo le ricostruzioni,
Procaccianti si era avvicinato all'onorevole prima dell'inizio della presentazione per porre alcune domande sul tema dell'educazione sessuale nelle scuole. L'approccio del giornalista è descritto come avvenuto "in un clima sereno", senza tensioni particolari. Tuttavia, poco prima dell'inizio dell'incontro pubblico, il reporter di Report è stato allontanato senza che venissero fornite motivazioni specifiche, impedendogli di documentare l'evento nonostante questo fosse aperto al pubblico e non richiedesse accredito stampa.
Il contesto politico del libro
Rossano Sasso ricopre un ruolo di primo piano nelle politiche educative del governo Meloni, essendo relatore alla Camera del disegno di legge Valditara. Il deputato leghista è anche ispiratore della controversa norma che introduce l'obbligo di "consenso informato scritto" da parte dei genitori per ogni attività scolastica che tratti temi legati alla sessualità, affettività o relazioni nelle scuole medie e superiori. La proposta legislativa prevede che le famiglie abbiano accesso anticipato al materiale didattico, con informazioni dettagliate sui temi che si intendono affrontare, le modalità di trattazione e l'identità di docenti o esperti esterni coinvolti.
Le implicazioni per l'informazione
L'allontanamento del giornalista solleva questioni significative sulla libertà di cronaca e il diritto di informazione. L'evento era pubblico e non prevedeva limitazioni all'accesso per la stampa, rendendo l'episodio particolarmente controverso. La vicenda assume maggiore rilevanza considerando che si trattava di un incontro su temi di forte interesse pubblico, come le politiche scolastiche e l'educazione dei minori, argomenti su cui i cittadini hanno il diritto di essere informati attraverso un'informazione libera e indipendente. Per Carpi e il territorio delle Terre d'Argine, l'episodio rappresenta un precedente preoccupante che potrebbe influenzare futuri eventi pubblici e il rapporto tra istituzioni e informazione.