Un appuntamento con la tradizione
Domenica 16 novembre alle 17.30, la
Sala delle Vedute di Palazzo dei Pio si trasformerà in un palcoscenico d'eccezione per celebrare i giovani talenti del territorio. L'edizione 2025 del
Premio Zamparo si conclude con la cerimonia di premiazione e il concerto dei vincitori, un evento che da oltre dieci anni rappresenta un momento di grande prestigio per la comunità musicale carpigiana. La manifestazione, a ingresso libero, vedrà la consegna degli attestati e delle borse di studio da parte di
Monica Brunetti, presidente onoraria della Fondazione Zamparo, e
Paolo Andreoli, vice direttore del Conservatorio Vecchi-Tonelli. Alla cerimonia parteciperà anche l'assessore alla Cultura
Giuliano Albarani, confermando l'impegno dell'amministrazione comunale nel sostegno alla formazione musicale.
I protagonisti dell'edizione 2025
Quest'anno il concorso ha premiato una generazione di musicisti particolarmente talentuosa, con una predominanza degli strumenti ad arco che rispecchia lo spirito originario della fondazione. I riconoscimenti principali sono andati a
Giacomo Landi (violoncello) e
Vittorio Cirasaro (contrabbasso), che hanno conquistato ex aequo il
premio Prima categoria. La Seconda categoria ha visto trionfare altre due giovani promesse degli archi:
Gea Sandri al violoncello e
Celeste Piccinino al contrabbasso, mentre il premio Terza categoria è stato assegnato a
Michele Galantino (violino) e
Gaia Manicardi Ukmar (violoncello). Particolarmente significativo il
premio per la musica da camera, conquistato dal trio formato da
Francesco Ferrara (flauto),
Agnese Rossi (pianoforte) e
Gea Sandri (violoncello), che dimostra come l'eccellenza musicale si esprima anche attraverso le formazioni ensemble.
Una memoria che diventa futuro
Il Premio Zamparo affonda le sue radici in una storia di passione autentica per la musica.
Antonio Zamparo, nato a Carpi nel 1920, incarnava il perfetto esempio del musicista amatoriale di alto livello: autodidatta al violino, impiegato del Credito Italiano fino alla pensione, negli anni Settanta aveva ripreso l'attività musicale esibendosi con un quartetto d'archi in città e nel territorio. La sua visione lungimirante si concretizzò poco prima della scomparsa nel 1981, quando decise di destinare un
lascito permanente per premiare i giovani strumentisti ad arco. La moglie
Wanda Reggiani ampliò successivamente questa eredità, mettendo a disposizione del Comune di Carpi risorse aggiuntive che oggi costituiscono il monte premi del concorso biennale.
Un palcoscenico per il talento
Durante la cerimonia di domenica, tutti i giovani premiati si esibiranno come solisti, in trio e in quartetto, accompagnati al pianoforte da
Mattia Cicciarella. L'evento rappresenta non solo un momento di riconoscimento, ma anche un'importante opportunità di confronto artistico per gli studenti del Conservatorio Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi, istituzione che dal 1802 forma le nuove generazioni di musicisti del territorio. Il
progetto Giovani solisti, integrato negli ultimi anni nel Premio, conferma l'impegno della Fondazione nella promozione dei talenti emergenti e nella valorizzazione delle formazioni orchestrali specializzate negli strumenti ad arco, mantenendo viva la tradizione musicale che Antonio Zamparo aveva tanto a cuore.