I cappelletti in piazza conquistano Carpi


I cappelletti in piazza conquistano Carpi
Una due giorni di sapori autentici ha trasformato piazza Martiri nel cuore pulsante della tradizione gastronomica carpigiana. Edoardo Raspelli, il noto critico enogastronomico televisivo di Melaverde, ha fatto da padrino alla prima edizione di Carpi De.Co. Story, un evento che ha celebrato quei prodotti che da generazioni imbandiscono le tavole dei nostri concittadini.

Il battesimo dei sapori carpigiani

La manifestazione, promossa dal Comune sotto la regia dell'assessore al Commercio Paola Poletti, ha dato spazio alle eccellenze che hanno conquistato la certificazione di Denominazione Comunale. Non si tratta di una semplice etichetta burocratica, ma del riconoscimento ufficiale a quei sapori che raccontano la storia di Carpi attraverso il palato. All'ombra del Torrione degli Spagnoli, una tensostruttura ha accolto chef, résdore e produttori locali in una sorta di battaglia a colpi di tradizione culinaria. Perché se è vero che l'appetito vien mangiando, è altrettanto certo che la memoria si conserva meglio quando passa per lo stomaco.

I protagonisti della tradizione

La giornata di domenica si è aperta con il taglio del nastro alle 10:45, seguito dalla presentazione del cappelletto di Pasta & Pasta, premiato con una targa comunale. Il Forno Borelli ha fatto gli onori di casa con i suoi due fiori all'occhiello: la stria bassa e il bensone, dolci che sanno di domeniche in famiglia e di ricette tramandate come segreti di famiglia. Nel pomeriggio, l'abbinamento tra Salumeria Beltrami e Ristorante L'Incontro ha proposto il matrimonio perfetto tra cotechino e mostarda fina di Carpi, mentre la food blogger Gabriella Gasparini ha svelato i segreti del tortellino al forno.

La lezione della résdora

Il lunedì dell'Immacolata ha regalato un momento di autentica carpigianità con Eola Papazzoni, résdora di lungo corso, che ha condotto il laboratorio "Impariamo a fare i Cappelletti". In un'epoca di fast food e piatti pronti, vedere le mani esperte di una résdora modellare la pasta è stata una lezione di storia vivente. Il pomeriggio ha visto Raspelli confrontarsi con la pasticciera Annarè per un omaggio al Bensone della tradizione, prima dell'ultimo appuntamento con Giulio De Caroli del Forno De Caroli.

Il valore della denominazione

Dietro l'acronimo De.Co. si nasconde un progetto ambizioso: certificare e tutelare quei prodotti che rischiano di perdersi nell'omologazione del gusto globale. Giancarlo Manicardi di Carpi Lab, insieme al mitico Carlo Gozzi del ristorante L'Incontro e Stefano Pellicciardi di SGP Grandi Eventi, ha contribuito a dare forma a un'iniziativa che va oltre la semplice promozione commerciale. Si tratta di un atto di resistenza culturale, di un modo per dire che a Carpi si sa ancora distinguere il sapore autentico da quello industriale. Perché in fondo, come insegna la saggezza popolare, il vero lusso non sta nel mangiare cose costose, ma nel riconoscere il valore di ciò che si ha sotto casa. La manifestazione, presentata nella Sala delle Vedute di Palazzo Pio, ha dimostrato che la tradizione non è un museo, ma una cosa viva che si rinnova ogni volta che qualcuno decide di sporcarsi le mani con la farina e di tramandare un sapere che vale più di mille ricette scaricate da internet.
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