I carpigiani alla conquista di Roma: quando il Fanti fa scuola al mondo


I carpigiani alla conquista di Roma: quando il Fanti fa scuola al mondo
Dal 27 al 30 ottobre la Capitale ha fatto da palcoscenico a un evento straordinario: il Giubileo dell'Educazione, quattro giorni intensi che hanno riunito studenti e docenti da ogni angolo del pianeta. E chi c'era, naturalmente, a fare gli onori di casa per le delegazioni internazionali? Il nostro Liceo Fanti, che ormai sembra aver fatto dell'accoglienza globale una sua specialità.

Una squadra carpigiana in prima linea

Non semplici partecipanti, ma veri e propri protagonisti dell'organizzazione. Lo staff del Fanti - quattro studenti coraggiosi (Giorgia, Sofia, Francesco e Lorenzo) insieme a un nutrito gruppo di docenti guidato dalle professoresse Bergonzoni, Eames, Tettamanzi e Righi, più il dirigente e un'assistente amministrativa - ha lavorato fianco a fianco con l'Unità di Missione del MIM per il PNRR. Un bel vedere, insomma, questi ragazzi di Carpi che si destreggiavano tra delegazioni provenienti dal Sudafrica, dalle Maldive, dal Giappone, dagli Stati Uniti, dal Ghana, dal Cile e da mezza Europa. Chissà cosa avranno pensato questi ospiti internazionali della nostra capacità organizzativa emiliana: probabilmente che dietro a ogni grande evento c'è sempre un po' di pragmatismo padano.

Laboratori, cultura e videomapping al Pantheon

Il programma è stato degno della cornice romana: percorsi formativi battezzati con nomi evocativi come Cammini, Orizzonti, Dialoghi, Elementi e Media Lab. Tutto ispirato al Global Compact on Education and Culture, che suona molto più internazionale di "patto educativo globale" ma dice la stessa cosa. Tra le esperienze più suggestive, la visita guidata a Castel Sant'Angelo e lo spettacolo di videomapping all'interno del Pantheon, dove la tecnologia ha incontrato la storia millenaria in un abbraccio di luci e suggestioni. Roba da far invidia a qualsiasi evento aziendale, ma con duemila anni di storia in più.

Le parole del Ministro e il messaggio del Papa

Il Ministro Valditara, promotore dell'iniziativa, ha voluto incontrare personalmente gli studenti lasciando loro tre parole chiave: fiducia, empatia e memoria. Un trittico che suona bene in qualsiasi lingua e che, diciamolo, non guasta mai ripetere ai giovani di oggi. Il gran finale si è svolto nella solenne Sala Nervi, dove Papa Francesco ha accolto tutti i partecipanti regalando loro una metafora che rimarrà: l'educazione come "cannocchiale per poter vedere cose che altrimenti non si potrebbero vedere". Parole che hanno suscitato l'entusiasmo dei presenti e che, probabilmente, i nostri studenti del Fanti si porteranno dietro molto più a lungo dei selfie scattati davanti al Colosseo.

Quando la sostenibilità diventa stile

Un tocco di originalità ha contraddistinto questa edizione: le shopper distribuite ai partecipanti non erano le solite borse promozionali, ma creazioni di Manigolde, una sartoria circolare modenese che trasforma gli scarti in oggetti di bellezza. Un progetto che nasce dal lavoro di donne che "ricuciono insieme il futuro" mettendo al centro dignità, sostenibilità e creatività. Una lezione pratica di economia circolare che dimostra come anche un semplice gadget possa raccontare storie di riscatto e responsabilità sociale. Non male per una borsa porta-documenti.

L'orgoglio di una comunità

Al di là dei protocolli e delle cerimonie, questa esperienza romana rappresenta molto di più per Carpi e il suo liceo. È la conferma che la nostra scuola ha saputo costruire nel tempo una reputazione che va ben oltre i confini cittadini, diventando punto di riferimento per l'educazione internazionale. I nostri ragazzi sono tornati a casa non solo con ricordi indimenticabili, ma con la consapevolezza di appartenere a una comunità scolastica che sa guardare lontano. E per noi cittadini di Carpi, vedere il Fanti protagonista in un evento di tale portata è motivo di orgoglio: la scuola come laboratorio attivo di futuro, secondo la bella definizione che chiude il resoconto di questa avventura romana. Chissà, magari la prossima volta organizzeranno il Giubileo dell'Educazione direttamente sotto i nostri portici. Sarebbe il giusto riconoscimento per chi sa fare accoglienza con stile emiliano e visione globale.
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