I democratici carpigiani tengono il punto: Aimag ha bisogno di una strategia per il futuro


I democratici carpigiani tengono il punto: Aimag ha bisogno di una strategia per il futuro

Il parere della Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna su Aimag non ha colto di sorpresa i vertici del Partito Democratico delle Terre d'Argine. Anzi, sembra aver rafforzato le loro convinzioni sulla strada da seguire per salvare la multiutility che serve i cittadini di Carpi e dei comuni limitrofi. Daniela Depietri, Fabio Amadei, Franco Morselli e Giovanni Maestri - rispettivamente segretari dem di Carpi, Soliera, Campogalliano e coordinatore dell'Unione - hanno preso la parola con una dichiarazione congiunta che sa di manifesto politico. "Prendiamo atto del parere", dicono, ma senza fare passi indietro rispetto alla linea tracciata nei mesi scorsi. La questione, a sentire i democratici, è più semplice di quanto appaia dalle scartoffie istituzionali. Aimag naviga in acque agitate, questo è chiaro a tutti. Il mercato delle utilities è diventato una giungla di normative e competizione spietata, e le aziende di media grandezza rischiano di essere schiacciate dai colossi del settore. "Non intervenire significherebbe esporre Aimag, e con essa i nostri territori, a rischi concreti e gravi", spiegano i quattro dirigenti, toccando il punto dolente della questione. Il rischio più grave? Perdere la gestione del servizio idrico e vedere compromessi i livelli occupazionali dell'azienda. In altre parole, quello che per decenni è stato un fiore all'occhiello del territorio potrebbe trasformarsi in un problema serio per centinaia di famiglie. La strategia del Pd locale resta quella del rafforzamento industriale di Aimag, una scelta che secondo loro nasce da "valutazioni politiche chiare" e non da improvvisazioni dell'ultimo minuto. L'obiettivo dichiarato è duplice: garantire un futuro solido all'azienda e al tempo stesso tutelare la partecipazione pubblica e i dividendi che i Comuni utilizzano per finanziare i servizi ai cittadini. Il parere della Corte dei Conti, che solleva principalmente questioni di governance, viene visto dai democratici come un invito al dialogo costruttivo piuttosto che come una bocciatura del progetto. "Proseguiremo con spirito di apertura", assicurano, lasciando intendere che la partita è ancora tutta da giocare. Per i cittadini di Carpi e dell'Unione Terre d'Argine, la posta in gioco è alta: il futuro dei servizi essenziali che Aimag eroga quotidianamente nelle loro case. Una sfida che i politici locali sembrano intenzionati ad affrontare a viso aperto, consapevoli che dietro i numeri dei bilanci ci sono le esigenze concrete di migliaia di famiglie.

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