La lunga pausa estiva si è conclusa e il Rugby Carpi si prepara a spiccare il volo verso nuovi traguardi. Domenica 2 novembre, sul campo Dorando Pietri, i Falchi affronteranno Imola nella prima giornata del campionato di Serie C Promozione, inaugurando un percorso che potrebbe rivelarsi storico per il movimento rugbystico carpigiano. Quest'anno il regolamento ha cambiato le carte in tavola: niente più poule promozione, ma una strada diretta verso la Serie B per le prime due classificate. Un'occasione ghiotta per i biancorossi, che lo scorso anno si sono fermati sul terzo gradino del podio, assaporando l'amaro in bocca di chi ha sfiorato l'impresa senza centrarla. Stefano Bolognesi, presidente dei Falchi, non si sbilancia ma lascia trasparire l'ambizione: «Vogliamo provare a non fare peggio dell'anno scorso e possibilmente a migliorare». Parole che suonano come una promessa velata ai tifosi carpigiani, abituati ormai a sognare in grande. La ricetta per il salto di qualità parte dalla continuità. In panchina è stato confermato coach Ilie Ivanciuc, artefice dell'ottima stagione passata, affiancato ora da una figura di peso: Filippo Bracchi, ex capitano che ha appeso gli scarpini al chiodo per dedicarsi al ruolo di allenatore di mischia e touche. A supervisionare il lavoro ci sarà l'inglese Sam Morton, garanzia di esperienza internazionale. Sul campo, il colpo più interessante è il ritorno dell'italoargentino Juan De Simoni, di rientro dall'Australia per rinforzare la linea dei trequarti. Un innesto di qualità che si inserirà nell'ossatura di "carpigiani doc" rinforzata dalle promozioni dall'Under 18. Il percorso verso la vetta non sarà una passeggiata: dopo Imola, i Falchi dovranno vedersela con Cus Ferrara, Valorugby Reggio, Bologna, Noceto, Forlì e Highlanders Formigine. Quattordici sfide che potrebbero scrivere una pagina indimenticabile nella storia del rugby carpigiano. Ma i Falchi non sono solo prima squadra. Il movimento giovanile conta circa 200 ragazzi, dalle categorie Under 18 fino ai piccoli delle "prime mete" Under 4. Con Ali Esteki nel ruolo di direttore tecnico per i più piccoli, l'obiettivo è portare qualità ed entusiasmo nelle fasce giovanili. Aggiungendo la trentina della prima squadra, si arriva a un movimento di quasi 250 persone: numeri che fanno del Rugby Carpi una realtà solida e in crescita. La grande novità di questa stagione riguarda le strutture. Finalmente il campo Dorando Pietri può essere considerato casa propria, grazie alla co-gestione ottenuta con La Patria. «È importantissimo per noi», sottolinea Bolognesi. Ma le ambizioni non si fermano qui: il presidente sogna una vera club-house che rafforzi il senso di appartenenza. «Il progetto c'è già e vorremmo realizzarlo per la stagione 2026-27». Mentre Carpi si prepara a tifare per i suoi Falchi, una certezza attraversa le menti di tutti gli appassionati: questa potrebbe essere davvero l'annata giusta per spiccare il volo verso la Serie B. E allora, come dice la tradizione, buon volo Falchi!