I sapori di una volta fanno ancora centro: la tradizione modenese conquista i palati


I sapori di una volta fanno ancora centro: la tradizione modenese conquista i palati
La diciannovesima edizione dei Giovedì Gastronomici sta riscuotendo un successo che profuma di casa e sa di genuinità. Dal 23 ottobre al 27 novembre, venti ristoranti della provincia modenese stanno portando in tavola la vera anima culinaria del territorio, con un risultato che neppure gli organizzatori si aspettavano: un +15% di prenotazioni rispetto al 2024. Numeri che parlano chiaro: oltre 550.000 visualizzazioni online nelle prime tre settimane, con una valanga di richieste di informazioni e prenotazioni dirette. Evidentemente, in tempi di cucina fusion e mode gastronomiche d'oltralpe, il richiamo delle nostre tradizioni resta irresistibile.

Un viaggio nel gusto che parte da Carpi

Tra i protagonisti di questa festa della buona tavola, troviamo anche il nostro territorio. A Carpi, il ristorante L'Incontro di via delle Magliaie propone un menu che è un piccolo capolavoro di equilibri: si parte con una terrina di Parmigiano Reggiano DOP accompagnata da pere caramellate e l'immancabile Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, per poi proseguire con passatelli asciutti su crema di zucca e briciole di cotechino affumicato. Il gran finale? Un tiramisù alle castagne che sa di autunno e di casa. Il tutto a 40 euro a persona, coperto incluso. Non si può non notare come anche i nostri ristoratori abbiano saputo interpretare al meglio lo spirito dell'iniziativa: mettere al centro i prodotti tipici del territorio DOP, DOC e IGP, quelli che ci rendono unici al mondo.

Il trionfo della tradizione

I protagonisti indiscussi di ogni menu sono sempre loro: l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, il Parmigiano Reggiano DOP e il Prosciutto di Modena DOP. Tre eccellenze che da sole raccontano secoli di tradizione e maestria artigianale, riconosciute e tutelate dai rispettivi Consorzi di tutela. Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, con sede in viale Virgilio a Modena, ha ricevuto nel 2009 l'incarico dal Ministero delle Politiche Agricole per la tutela e promozione di questo "oro nero" che affonda le radici nella notte dei tempi. Non è un caso che l'Italia, con i suoi 836 prodotti a Denominazione di Origine, sia riconosciuta come unica al mondo per eccellenze gastronomiche.

Venti modi per riscoprire il territorio

Da Campogalliano a Spilamberto, da Mirandola a Nonantola, ogni ristorante ha interpretato la tradizione con la propria personalità. C'è chi propone i tortellini in crema di Parmigiano con sfumature di aceto balsamico, chi opta per le costine al Lambrusco o per innovazioni come i tortellini in sfoglia di cacao con tartufo nero. I prezzi oscillano tra i 30 e i 40 euro a persona, una cifra ragionevole per menu che spesso includono coperto, vino e caffè. E per chi volesse fare il "tour completo", c'è anche la fidelity card: un timbro per ogni ristorante visitato e la possibilità di partecipare al concorso con ricchi premi.

Un successo che premia la qualità

L'iniziativa, promossa da Confesercenti Modena e Fiepet Confesercenti Modena con il contributo della Camera di Commercio di Modena e il patrocinio di Provincia, Comune e Piacere Modena, dimostra che la strada giusta è quella della valorizzazione delle eccellenze locali. Non servono effetti speciali quando hai in dispensa tesori come il nostro aceto balsamico, invecchiato con la pazienza di chi sa che le cose buone richiedono tempo. Non servono mode passeggere quando puoi contare su tortellini che le nonne hanno tramandato di generazione in generazione, chiudendoli con gesti che sono piccoli capolavori di precisione. In un'epoca di globalizzazione culinaria, i Giovedì Gastronomici ci ricordano che la vera ricchezza è spesso a chilometro zero: basta saperla riconoscere, rispettare e raccontare con la passione di chi in quei sapori ci è cresciuto.
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