La città che pensa, e incassa
Chi l'avrebbe mai detto che
Aristotele avrebbe fatto bene agli affari di Carpi? Eppure, i numeri del
Festival della Filosofia 2025 parlano chiaro come le lezioni di
Umberto Galimberti: quasi 100mila partecipanti alle
lectio magistrales, centinaia di migliaia di persone nelle piazze di Modena, Carpi e Sassuolo, e commercianti che sorridono guardando i registratori di cassa.
Quando il sapere diventa turismo
Quest'anno il tema era la
paideia, l'educazione, ma il Festival ha educato soprattutto i nostri commercianti all'arte dell'accoglienza internazionale.
Filippo Stano, barista del Custode in piazza Grande a Modena, non nasconde la soddisfazione: "Sono stati tre giorni molto carichi, soprattutto il weekend grazie alla lectio di
Galimberti abbiamo raggiunto l'apice nelle vendite". E se pensate che la filosofia attiri solo italiani pensierosi, vi sbagliate di grosso.
Marco Corapi del Chiaro Café racconta di aver servito caffè a francesi, americani e persino estoni e finlandesi. Chissà cosa avranno pensato del nostro espresso i visitatori di Tallinn.
Il gelato secondo Socrate
La vera sorpresa è stata scoprire che anche
i gelati possono essere filosofici.
Leila Ramiro della Gelateria Gioelia ha vissuto una domenica da record: "L'affluenza è aumentata, sembrava fosse ancora estate. Avevamo la fila di clienti che arrivava fino oltre il nostro negozio: tanta affluenza di turisti stranieri, ma anche molti gruppi di studenti". Una lezione pratica di economia applicata che nemmeno
Adam Smith avrebbe saputo spiegare meglio.
I viaggiatori del pensiero
Samuel Ammirata de La Piadineria ha fatto il bilancio più preciso: "Sicuramente il turismo è aumentato grazie al festival, soprattutto rispetto al weekend precedente, ci sono state molte persone dalla Germania, molti americani, turisti un po' da tutto il mondo". Persino nei negozi di abbigliamento si è respirata aria di cultura internazionale. La commessa di Bijou Brigitte conferma: "C'è stato un buon afflusso sia dal punto di vista di turisti internazionali, ma anche italiani. Il weekend 'lungo', partito venerdì mattina, è arrivato alla domenica con un vero e proprio boom".
Una riflessione finale
Carpi, insieme a Modena e Sassuolo, ha dimostrato ancora una volta che la cultura non è un lusso per pochi, ma un motore economico che funziona. I
viatores filosofici, come li ha elegantemente definiti la giovane cronista
Cristal Frigieri del Liceo Selmi, hanno trasformato le nostre strade in un crocevia di idee provenienti da tutto l'
orbis terrarum. E forse questo è il vero insegnamento del Festival: che il pensiero, quando è autentico, non conosce confini. E che anche il commercio, quando incontra la cultura, diventa più nobile. Non male per un weekend di settembre, direbbe
Socrate. Se avesse avuto un bar in piazza.