Non capita tutti i giorni che un caseificio del nostro territorio riesca a far parlare di sé fino a Modena, ma quando accade, la soddisfazione è doppia. È quello che è successo al Caseificio Oratorio San Giorgio, che si è portato a casa un riconoscimento di quelli che fanno brillare gli occhi: il premio per il miglior Parmigiano Reggiano stagionato 40 mesi al Palio della bassa modenese. La cerimonia si è svolta in piazza Grande a Modena, nel cuore pulsante della manifestazione "Bonissima", quella kermesse del gusto che ogni anno trasforma il centro storico modenese in un paradiso per i palati più esigenti. E proprio lì, tra bancarelle e profumi di eccellenze gastronomiche, il nostro formaggio ha conquistato la giuria di assaggiatori abilitati. A ritirare il premio, con l'orgoglio dipinto sul volto, c'erano Lucia Cavazzuti, consigliere del Caseificio, e Fabio Cavaletti, il casaro che con le sue mani sapienti ha saputo trasformare il latte in oro bianco. Due volti che rappresentano una realtà che onora il nostro territorio, dimostrando che la qualità non ha bisogno di grandi proclami: basta il lavoro fatto bene, giorno dopo giorno. La consegna del riconoscimento è avvenuta alla presenza di Elisa Ruozzi, coordinatrice delle analisi sensoriali presso il Consorzio del Parmigiano Reggiano, e di Emilio Braghin, presidente della sezione di Modena del Consorzio. Presenze autorevoli che sottolineano il valore di questo successo, frutto di una tradizione che affonda le radici nella nostra terra e nella passione di chi sa che ogni forma di formaggio racconta una storia. Quaranta mesi di stagionatura significano quaranta mesi di pazienza, di cura, di attenzione quotidiana. Significa credere che il tempo, alleato della maestria, possa compiere il miracolo di trasformare ingredienti semplici in qualcosa di straordinario. È la filosofia che anima il Caseificio Oratorio San Giorgio, una realtà che continua a dimostrare come l'eccellenza possa nascere anche nei luoghi più inaspettati, purché ci siano mani esperte e cuori appassionati. Un successo che fa bene al cuore e che ci ricorda, una volta di più, quanto sia importante valorizzare e sostenere le nostre eccellenze locali. Perché quando il nostro territorio brilla, brilliamo tutti un po' di più.