Un incontro che promette scintille quello in programma
venerdì 28 novembre nella
Galleria Europa di
Modena. Non si tratta del solito convegno accademico che sa di polveroso: qui si parla di guerra, pace e del nostro futuro europeo con la schiettezza che i tempi richiedono. Il titolo? "
Quale pace?" - una domanda che suona come una provocazione in questi tempi di bombe e diplomazia traballante.
Due menti brillanti per decifrare il caos ucraino
Sul palco saliranno
Michele Chiaruzzi, professore ordinario all'
Università di Bologna e ambasciatore della
Repubblica di San Marino in Bosnia, e
Sofia Ventura, anch'essa docente bolognese e saggista di rango. Due cervelli fini che hanno appena dato alle stampe un libro che sta facendo discutere: "
Perché l'Ucraina combatte - Comunicazione di guerra, libertà, Europa e democrazia", pubblicato da
Linkiesta Books. Il moderatore sarà
Massimiliano Palladini, presidente dell'associazione
Civitas Europa e firma della newsletter
Pillole di Vetro. Insomma, gente che di geopolitica se ne intende davvero.
Oltre i cannoni: la guerra delle idee
Il bello di questo libro - e dell'incontro che ne scaturisce - è che non si limita a raccontare la guerra ucraina attraverso le consuete cronache di battaglie e linee del fronte.
Chiaruzzi e
Ventura ci portano dentro la "
volontà di resistenza ucraina" vista da vicino, nella vita quotidiana, attraverso la comunicazione e la cultura. È un conflitto che si combatte anche sui social, nelle canzoni, nelle storie Instagram dell'account
Ukraine.Ua (tema su cui la
Ventura ha scritto uno studio specifico nel 2024). Una guerra esistenziale e culturale che ci interroga direttamente: ogni volta che i riflettori mediatici si spostano altrove -
Gaza,
Mar dei Caraibi, la crisi di turno - le forze ucraine subiscono cedimenti. Coincidenza? Macché.
Europa: vaso di coccio tra giganti di ferro
La discussione arriva dritta all'attualità più scottante: i
colloqui di Ginevra, le bozze del segretario di Stato USA
Marco Rubio e di
Andy Yermak, un piano di pace ridotto da 28 a 19 punti. Il risultato? I temi più delicati finiscono rimandati al vertice
Trump-Zelensky alla
Casa Bianca, mentre
Mosca e
Washington si accordano su una cosa: tenere l'
Unione Europea fuori dai giochi, bollando la nostra proposta come "non costruttiva". Ecco servito il quadro: noi europei come "
vaso di coccio tra due vasi di ferro". E allora? Allora dobbiamo parlarne, discuterne, perché questa vicenda ci riguarda eccome, anche dal basso.
Un appuntamento che vale la pena
In un'Europa in profonda crisi d'identità, schiacciata tra l'economia del riarmo e il ritorno di tendenze autoritarie che credevamo sopite, eventi come questo servono a ritrovare l'orientamento. E la discussione? Ci aiuta a ritrovare il gusto per la democrazia. L'iniziativa è promossa da
Europe Direct Modena insieme a
Civitas Europa, con la collaborazione di
Acit Modena,
Istituto storico di Modena e
libreria Ubik Modena. Un bel parterre di organizzatori che garantisce serietà e competenza.
Informazioni pratiche
Quando: Venerdì 28 novembre 2024
Dove: Galleria Europa, Piazza Grande 17, Modena
Ingresso: Gratuito Non è il solito convegno per addetti ai lavori: è un'occasione per capire dove stiamo andando e quale ruolo vogliamo giocare in questa partita che si chiama futuro dell'Europa. Perché, come ci ricordano
Chiaruzzi e
Ventura, il destino dell'
Ucraina e quello dell'
Europa sono più intrecciati di quanto immaginiamo.