Dopo due tappe sottotono, Lorenzo Mora ha saputo tirare fuori gli artigli proprio quando serviva. Il nostro campione di casa, quello che ha fatto innamorare Carpi del nuoto, ha conquistato uno splendido terzo posto nei 200 dorso nell'ultima tappa della World Cup in vasca corta, disputatasi a Toronto. Un risultato che sa di rivincita e che riaccende i sogni in vista degli Europei di dicembre. La strada verso il podio non è stata delle più semplici per il portacolori delle Fiamme Rosse e Vigili del Fuoco Modena. Le prime due tappe americane, tra Carmel nell'Indiana e Westmont a Chicago, avevano lasciato l'amaro in bocca: piazzamenti lontani dalle posizioni che contano, tempi non all'altezza delle aspettative. Il quindicesimo posto nei 200 dorso in 1'56"96 della seconda tappa sembrava il segnale di un momento di appannamento per il nostro campione europeo 2023. Ma Lorenzo, si sa, ha il carattere giusto nel momento giusto. Tornato ad allenarsi a Bologna sotto la guida dell'ex azzurra Arianna Barbieri, il carpigiano ha saputo cambiare marcia proprio nell'ultima occasione disponibile. A Toronto ha mostrato tutto il suo valore: sesto posto nei 100 dorso (50"18), quinto nei 50 (23"14) e soprattutto quel prezioso bronzo nei 200 con 1'50"32 che vale come una piccola dichiarazione d'intenti. Davanti a lui solo mostri sacri: l'ungherese Hubert Kos, che ha riscritto il record del mondo dei 100 dorso con un clamoroso 48"16, cancellando il precedente primato di Coleman Stewart fermo dal 2021 a 48"33. E poi il nostro Thomas Ceccon, che nei 200 dorso si è preso anche il lusso di soffiare a Mora il record italiano. Una beffa sportiva che però non toglie nulla al valore della prestazione del nostro Lorenzo. Il crescendo di Toronto fa ben sperare per i prossimi Europei in vasca corta, in programma dal 2 al 7 dicembre a Lublino, in Polonia. Lorenzo ci arriva con la consapevolezza di poter dire la sua contro i migliori d'Europa, forte di una condizione che sembra finalmente tornata ai livelli che tutti noi carpigiani conosciamo bene. In una stagione che sembrava poter riservare solo delusioni, il nostro campione ha saputo ritrovare se stesso proprio quando la pressione era massima. Perché è questo che fanno i veri campioni: sanno aspettare il momento giusto per far sentire la propria voce. E la voce di Lorenzo, in vasca, parla sempre carpigiano.