Carpi si appresta a scrivere una pagina importante della sua storia sanitaria. L'
avviso pubblico per la progettazione, realizzazione e gestione del nuovo ospedale è finalmente realtà, segnando un passaggio cruciale in un percorso lungo anni che porterà la città a dotarsi di una struttura all'avanguardia. E dalle segreterie del
Partito Democratico delle Terre d'Argine arriva un coro di soddisfazione per quello che definiscono "il frutto di un importante e paziente opera di preparazione".
Una vittoria della politica del dialogo
Daniela Depietri, Fabio Amadei, Franco Morselli, Federico Fieni e Giovanni Maestri - rispettivamente segretari del Pd di Carpi, Soliera, Campogalliano, Novi di Modena e coordinatore dell'Unione Terre d'Argine - non nascondono l'orgoglio per questo traguardo. "Non nasce dal nulla", sottolineano, ricordando che dietro c'è stato "un lavoro di mediazione che ha richiesto sicuramente tempo, ma che non ha mai visto l'Amministrazione, né il Partito Democratico, arretrare di un passo, nonostante i detrattori". Il riferimento al
nuovo Patto per la sanità pubblica presentato dal presidente de Pascale non è casuale: secondo quanto emerso dalle ricerche più recenti, la Regione ha infatti firmato un protocollo d'intesa con il
Ministero della Salute per un investimento complessivo di oltre
267 milioni di euro, di cui
69 milioni specificatamente dedicati all'ospedale carpigiano attraverso risorse da partenariato pubblico-privato.
Un ospedale per l'area vasta
La nuova struttura non servirà solo i cittadini di Carpi, ma risponderà ai bisogni di "un'intera parte della provincia di Modena, così come di alcuni Comuni reggiani". Un concetto, quello dell'area vasta, che trova perfetta sintonia con il progetto di
sinergia tra l'ospedale di Carpi e il Santa Maria Bianca di Mirandola, che verrà modernizzato per operare in maniera complementare.
La visione dell'interconnessione
"Riusciamo sempre di più a lavorare insieme, facendo rete tra territori", spiegano le segreterie dem, evidenziando come si stia "pensando alla rete della sanità provinciale come un sistema fortemente interconnesso". Una filosofia che vede in
Carpi e Mirandola due nodi fondamentali per tutta l'area nord della provincia.
I protagonisti di una storia lunga anni
Nel loro intervento, i rappresentanti del Pd tengono a ringraziare tutti coloro che "si sono spesi senza riserve per andare nella direzione giusta". Il riconoscimento va dal
sindaco Riccardo Righi al suo predecessore
Alberto Bellelli, "senza dimenticare il ruolo importantissimo di Regione e Azienda USL".
Il metodo che fa la differenza
"Un gioco di squadra per ottenere i risultati migliori per tutti, con serietà e spirito di collaborazione", concludono dal Pd. È quello che viene definito il
"metodo Modena" dal direttore generale dell'Ausl
Mattia Altini: "un modo di lavorare che pone al centro la trasparenza, la collaborazione con le comunità professionali, i cittadini e le amministrazioni". La nuova struttura, secondo le specifiche tecniche già delineate, sarà caratterizzata da particolare attenzione alla
sostenibilità ambientale, al contenimento della spesa energetica e alla capacità di riorganizzare i servizi in modo flessibile, anche in caso di emergenze sanitarie. Un investimento che guarda al futuro, dunque, ma che affonda le radici in anni di lavoro paziente e determinato. Come spesso accade nelle grandi opere pubbliche, il risultato finale è figlio di una visione condivisa e di una politica capace di guardare oltre le contingenze del momento.
Il bene delle comunità: questo, secondo i dem, "riesce a fare la politica, quando dà il meglio di sé".