Dopo quasi un decennio di attesa e burocrazia, il progetto del
nuovo ospedale Ramazzini di Carpi entra finalmente nella fase operativa. L'
Ausl di Modena ha pubblicato l'avviso pubblico che segna l'inizio della ricerca di un partner privato per costruire quella che sarà una delle strutture sanitarie più importanti della provincia modenese.
Un investimento da 57 milioni per il futuro della sanità carpigiana
Il direttore generale dell'Ausl,
Mattia Altini, ha dato il via libera a un'operazione che vale
57 milioni di euro: 54,15 milioni arriveranno dalle casse dello Stato, mentre la Regione Emilia-Romagna contribuirà con 2,85 milioni, pari al 5% del totale. Un bell'esempio di collaborazione tra livelli istituzionali, verrebbe da dire, se non fosse che ci sono voluti dieci anni per arrivare a questo punto. L'avviso pubblico cerca aziende disposte a occuparsi della "Concessione di progettazione, costruzione, allestimento e gestione dei servizi hard facility management e di carattere commerciale del Nuovo Ospedale di Carpi". In parole semplici: chi si aggiudicherà l'appalto dovrà pensare a tutto, dalla progettazione fino alla manutenzione della struttura.
Una storia lunga dieci anni
La vicenda del nuovo Ramazzini ha radici profonde. Tutto inizia nel
2015, quando la Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna approva le "Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera". Da quel momento, l'iter burocratico si è dipanato con la tipica lentezza italiana: approvazione della Conferenza territoriale nel 2020, via libera tecnico e urbanistico nel 2021, variante urbanistica del Comune sempre nel 2021. Solo nel
2023 la Giunta Regionale mette finalmente sul piatto i soldi necessari. E ora, a novembre 2024, dopo ulteriori passaggi amministrativi, ecco l'avviso per i privati. Una tempistica che farebbe impallidire anche il più paziente dei carpigiani.
L'incontro con De Pascale: il sigillo politico
Il progetto ha ricevuto il sigillo politico più importante la settimana scorsa, durante l'incontro all'Auditorium San Rocco. Presente il nuovo governatore dell'Emilia-Romagna,
Michele de Pascale, insieme all'assessore regionale alla Sanità
Massimo Fabi, ai vertici dell'Ausl e ai sindaci dell'Area Nord, con quelli di Carpi e Mirandola in prima fila.
De Pascale ha definito il progetto "un patto per la sanità pubblica" e un "modello a livello regionale che fa da apripista". Parole importanti che sottolineano come il nuovo Ramazzini non sarà solo un ospedale per Carpi, ma un punto di riferimento per tutta l'Area Nord della provincia modenese.
Sinergia con Mirandola: due ospedali, una strategia
Il nuovo Ramazzini non lavorerà da solo. La strategia regionale prevede una stretta integrazione con l'
ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, che verrà rinnovato e potenziato in parallelo. Un approccio intelligente che punta a ottimizzare le risorse e offrire ai cittadini dell'Area Nord un servizio sanitario più efficiente. Come ha spiegato l'Ausl, il nuovo ospedale "ha la funzione di riqualificare la rete dei servizi sanitari offerti, nei termini di una migliore qualità degli stessi, secondo elevati standard di efficienza e di accessibilità". Nella rete provinciale, il Ramazzini si integrerà anche con l'HUB Policlinico-Baggiovara, creando un sistema sanitario moderno e interconnesso.
Verso il 2033: l'orizzonte temporale
Secondo le previsioni più recenti, l'orizzonte temporale per vedere il nuovo Ramazzini in funzione rimane il
2033. Un termine che può sembrare lontano, ma che è realistico considerando la complessità dell'operazione: dalla selezione del partner privato alla progettazione, dalla costruzione al collaudo. Nel frattempo, i carpigiani continueranno ad affidarsi al vecchio Ramazzini, sperando che i dieci anni di attesa portino davvero a un ospedale all'altezza delle aspettative. E che stavolta, dopo tanto parlare, si passi finalmente ai fatti.
Il nuovo Ramazzini rappresenta "il più importante intervento di edilizia sanitaria dei prossimi anni nell'ambito della provincia" e "tra i maggiori a livello regionale", secondo l'Ausl. Parole che suonano come una promessa ai cittadini di Carpi e dell'Area Nord: dopo tanta attesa, il loro nuovo ospedale sarà davvero speciale.