Il palo che spezza i sogni: United Carpi, primo ko che fa male


Il palo che spezza i sogni: United Carpi, primo ko che fa male

Che amarezza vedere i biancazzurri arrendersi al Tekno Campegine per 6-5, proprio nel momento più drammatico della partita. Lessly Osei, che aveva già fatto tremare i pali avversari per tutta la gara, ha visto il destino beffarsi di lui all'ultima azione: il pallone che doveva valere il pareggio si è schiantato sul legno, portando con sé i sogni di una United Carpi che fino a quel momento aveva dimostrato tutto il suo carattere. Era iniziata malissimo la serata di venerdì scorso per i ragazzi di Francesco Longobardi. Un errore clamoroso di Nicholas Iazzetta, un passaggio arretrato sballato intercettato dai reggiani, ha regalato il vantaggio al Tekno dopo appena pochi minuti. Un regalo che in Serie D non ti puoi permettere, ma che dimostra come anche i migliori possano sbagliare nei momenti meno opportuni. La United però ha carattere da vendere, e dopo un quarto d'ora di sofferenza ha trovato il pareggio con Gianluca Cataldo, bravo a completare una bella pressione alta dei biancazzurri. Ma proprio quando sembrava che la squadra carpigiana avesse trovato il ritmo giusto, ecco che la concentrazione è calata di nuovo: due reti subite, una su corner e l'altra su una ripartenza gestita male. Il bello di questo United Carpi è che non molla mai. Bilal "Skillo" El Meskaoui e Osei hanno pareggiato i conti prima dell'intervallo, con lo stesso Osei che ha poi sprecato una occasione colossale a porta spalancata per andare al riposo addirittura in vantaggio sul 4-3. "Potevamo vincere entrambe le gare fin qui", ha commentato amaramente coach Longobardi, e aveva ragione. Nella ripresa la musica non è cambiata: ancora un corner fatale per il portiere Giulio Aurelio Debbi (dentro per lo squalificato Federico Proietti), bucato per il 4-3 reggiano. Ma ancora una volta Osei ha rimesso le cose a posto, in una gara che è stata un continuo saliscendi di emozioni. Il Tekno ha piazzato il colpo del ko con due reti negli ultimi otto minuti, ma El Meskaoui ha riportato sotto i carpigiani con il gol del 6-5. Poi quell'ultimo pallone di Osei che si è stampato sul palo, e che ha fatto morire in gola l'urlo di gioia ai tifosi biancazzurri. "Peccato per non aver preso nemmeno un punto", ha detto Longobardi, e in effetti in una partita così combattuta un pareggio sarebbe stato il minimo sindacale. Ma nel calcio a 5, come nella vita, non esistono i se e i ma. Ora la United Carpi, che si trova in una classifica cortissima con otto squadre su dieci appaiate a quota tre punti, ha subito l'occasione del riscatto. Questa sera alle 22 alla palestra Fassi arriva il Futsal Bagnolo, fanalino di coda a zero punti. Un'occasione d'oro per cancellare l'amarezza di Campegine e ripartire con il piede giusto. I carpigiani hanno dimostrato carattere e qualità, ora serve solo un pizzico di fortuna in più e quella precisione negli ultimi metri che a Campegine è mancata nei momenti decisivi. Il campionato è lungo, e questa United Carpi ha tutte le carte in regola per dire la sua.

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