Cari lettori carpigiani, permettetemi di raccontarvi una storia che, pur riguardando Modena e Soliera, avrà ripercussioni positive per tutti noi che quotidianamente percorriamo le strade della nostra provincia. È la storia del nuovo ponte dell'Uccellino sul Secchia, un'opera che sta per cambiare per sempre la vita di migliaia di automobilisti e ciclisti. Chi di voi non ha mai imprecato contro quel semaforo che regola il traffico sul vecchio ponte bailey, quella struttura metallica che doveva essere temporanea e invece è rimasta lì per decenni, come certi commissari governativi? Ebbene, i suoi giorni sono contati. Tra ottobre e novembre 2025, finalmente, potremo dire addio a quelle interminabili code che si formano quando il fiume si gonfia e il ponte viene chiuso per precauzione. Lucio Fontana e Mirca Ferrari, i funzionari comunali che seguono i lavori, parlano con orgoglio di questa opera da 7 milioni di euro: 5 milioni arrivano dalla Regione attraverso i fondi Atuss (Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile), mentre il resto è diviso tra Comune di Modena (750mila euro), Provincia (600mila euro) e Comune di Soliera (450mila euro). Un investimento importante che dimostra come, quando si vuole, la collaborazione istituzionale può dare frutti concreti. Ma veniamo ai dettagli tecnici che renderanno la vita migliore anche a noi carpigiani. Il nuovo ponte, lungo 80 metri e largo abbastanza per due corsie, sorge a circa 90 metri dal vecchio bailey, in una posizione strategica: è rialzato di un metro e mezzo rispetto all'argine del Secchia, quindi fuori dall'alveo del fiume. Questo significa che le piene del Secchia non lo toccheranno più, eliminando quelle chiusure che mandavano in tilt tutta la viabilità della zona, comprese le nostre strade verso Modena. L'aspetto più interessante per noi amanti delle due ruote è la passerella ciclopedonale di 2,50 metri che affianca il ponte. Non è un dettaglio da poco: questa struttura si inserisce nella EuroVelo 7, la famosa "Ciclovia del Sole" che collega Capo Nord a Malta attraversando nove stati e 7.400 chilometri. Pensate che emozione: da Carpi potremo pedalare verso la Norvegia o verso il Mediterraneo seguendo un percorso europeo! L'impresa Emiliana Asfalti di San Felice sul Panaro sta ultimando i lavori iniziati nel marzo 2024. Non è stato semplice: servivano 54 autorizzazioni da ministeri, enti militari, Soprintendenza e persino l'Aipo. La burocrazia italiana in tutto il suo splendore, verrebbe da dire, ma stavolta ha funzionato. Una volta inaugurato il nuovo ponte, il vecchio bailey sarà demolito e le aree non più utilizzate verranno rinaturalizzate. Un gesto di rispetto verso l'ambiente che ci fa sperare in un futuro più verde anche per la nostra Carpi. Il collegamento diretto tra la Statale 12 Canaletto e la Statale 413 Nazionale per Carpi rappresenta una piccola rivoluzione per la nostra mobilità quotidiana. Non più code, non più attese al semaforo, non più il timore che una piena del Secchia possa isolare intere zone della provincia. Come diceva sempre mio padre, le opere pubbliche si giudicano dalla loro utilità per la gente comune. E questo ponte, ne sono certo, entrerà presto nel cuore di tutti coloro che ogni giorno attraversano il Secchia per lavoro, per studio o semplicemente per il piacere di pedalare lungo i nostri bei argini.
Il ponte che unirà due mondi e dirà addio al vecchio bailey