Libri e palloni: quando la cultura scende in campo nei nostri stadi Una partnership che fa scuola
Il calcio non è solo passione e tifo: può diventare anche veicolo di cultura e crescita per le nuove generazioni. La
Serie C ha abbracciato con entusiasmo la decima edizione di
#ioleggoperché, la campagna nazionale dell'Associazione Italiana Editori che da anni trasforma le biblioteche scolastiche in piccoli tesori letterari.
Due weekend per fare la differenza
Durante la
13a e 14a giornata di campionato, previste nei weekend del 7-10 e 14-17 novembre, assisteremo a uno spettacolo inedito sui rettangoli verdi di tutta Italia. I capitani delle squadre e gli arbitri entreranno in campo con un'arma diversa dal solito: non il pallone, ma i libri da donare ai giovani accompagnatori. Un gesto simbolico che unisce lo sport alla cultura, dimostrando come entrambi possano crescere insieme. Il cerimoniale pre-gara sarà arricchito da grafiche led dedicate, messaggi dello speaker e contenuti social per sensibilizzare tifosi e appassionati sull'importanza della lettura. Un'iniziativa che coinvolge
18 regioni, 60 città e milioni di persone, dal Nord al Sud della penisola.
Le parole del presidente Marani
Matteo Marani, presidente della Lega Serie C, ha sottolineato l'importanza di questa collaborazione:
"Sport e cultura si devono muovere insieme. Leggere apre la mente, trasmette sapere ed educa. La cultura insegna le regole del rispetto, dell'uguaglianza ed è fondamentale che nei più piccoli si diffonda l'abitudine alla lettura". Un invito concreto rivolto a tutti: recarsi nelle librerie dal
7 al 16 novembre per contribuire ad arricchire le biblioteche delle scuole italiane.
I numeri di un successo
La campagna
#ioleggoperché, giunta alla sua decima edizione, ha già dimostrato la sua efficacia nel corso degli anni. Ha portato nelle scuole italiane oltre
3,7 milioni di libri, arricchendo più di
25mila biblioteche scolastiche e coinvolgendo milioni di giovani lettori. Un risultato che testimonia come l'unione tra istituzioni sportive e culturali possa generare benefici concreti per l'educazione.
Carpi protagonista di cultura
Anche il nostro
Carpi sarà protagonista di questa bella iniziativa, dimostrando ancora una volta come la società biancorossa non si limiti solo ai risultati sul campo, ma abbia sempre uno sguardo attento verso il territorio e la crescita culturale dei più giovani. Quando il pallone si ferma per fare spazio ai libri, lo sport dimostra la sua vera anima educativa. E noi carpigiani possiamo esserne fieri.