Il silenzio che preoccupa: cittadini chiedono trasparenza sul futuro di Aimag


Il silenzio che preoccupa: cittadini chiedono trasparenza sul futuro di Aimag

Un mese è passato dal pronunciamento della Corte dei Conti sulla spinosa vicenda Aimag-Hera, eppure dalle stanze del potere locale regna ancora un silenzio assordante. È questo il grido d'allarme che si leva dal Comitato "Aimag per il Territorio", nato dalla volontà di cittadini che non intendono restare a guardare mentre si decide il destino di un patrimonio pubblico che appartiene alle loro comunità. La conferenza pubblica dello scorso 14 gennaio ha messo a nudo una situazione che definire preoccupante è dire poco. "Da tutti gli interventi è emerso come sia allarmante il fatto che a distanza di circa un mese dal pronunciamento della Corte dei Conti, da nessuna delle parti in causa e specialmente dagli Enti pubblici sia emerso un comunicato, se non un provvedimento volto a ripristinare l'autonomia gestionale", denunciano dal Comitato. Ma c'è di più. L'assenza quasi totale dei consiglieri comunali all'incontro ha lasciato l'amaro in bocca ai promotori dell'iniziativa. Proprio loro, che dovrebbero "determinare e controllare l'indirizzo politico, amministrativo ed economico del governo del loro Comune", si sono resi protagonisti di un'assenza che sa tanto di disinteresse verso una questione che tocca da vicino il portafoglio e il futuro dei cittadini. Tuttavia, il Comitato non si limita alle critiche. Con spirito costruttivo, i promotori - tra cui spiccano nomi come Claudio Baccarani, Giuseppe Bandini, Mario Berni e Giorgio Verrini - si dichiarano pronti a rimboccarsi le maniche. "Il Comitato Aimag per il Territorio è disponibile a dare il proprio parere e la propria esperienza agli Amministratori", affermano, aprendo le porte a una collaborazione concreta per il necessario rinnovo del patto tra i Sindaci e il cambio dell'attuale Consiglio di Amministrazione. La questione è delicata e i cittadini lo sanno bene. Non si tratta di dipingere "buoni o cattivi", ma di gestire con saggezza il rapporto tra gruppi industriali pubblici e privati che, accanto ai loro legittimi interessi, devono garantire il benessere delle comunità di appartenenza. La ricerca di nuovi partner industriali, se necessaria, non può però significare rinunciare al controllo gestionale di Aimag. In un momento in cui la trasparenza dovrebbe essere la bussola di ogni decisione pubblica, il silenzio degli enti locali suona come una stonatura in un'orchestra che dovrebbe suonare all'unisono per il bene comune. I cittadini del territorio chiedono risposte, e il Comitato "Aimag per il Territorio" si fa portavoce di questa legittima aspettativa, offrendo la propria esperienza per costruire insieme il futuro di un patrimonio che appartiene a tutti.

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