Il sindaco Righi contro Nordio: "La violenza non è nel DNA, è un problema culturale"


Il sindaco Righi contro Nordio: "La violenza non è nel DNA, è un problema culturale"

Il sindaco di Carpi Riccardo Righi interviene sui social con durezza sulle recenti dichiarazioni del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha sostenuto come "il codice genetico dell'uomo non accetti la parità" durante la Conferenza internazionale contro il femminicidio tenutasi a Roma. Una risposta che non ammette fraintendimenti quella del primo cittadino carpigiano, che definisce "gravissime" le parole del ministro. "Chi ricopre un ruolo delicato come il Ministro della Giustizia dovrebbe sapere che ogni parola pesa", attacca Righi, sottolineando come tali affermazioni "non abbiano alcun fondamento scientifico e trasformino un problema culturale e strutturale come la violenza di genere in un destino biologico". Il sindaco respinge con forza quella che considera "un alibi, una resa" di fronte a un fenomeno che continua a insanguinare il nostro Paese. "I femminicidi non dipendono dal DNA, ma da una cultura patriarcale che si può e si deve cambiare", ribadisce Righi, tracciando una linea netta tra determinismo biologico e responsabilità sociale. La strada indicata dal sindaco è quella dell'educazione e delle politiche concrete: investimenti nei centri antiviolenza, il lavoro quotidiano di istituzioni, famiglie e comunità. Ma soprattutto, l'introduzione dell'educazione affettiva e sessuale nelle scuole. "È lì che si costruiscono generazioni di giovani uomini capaci di riconoscere la parità come valore e non come minaccia", sottolinea il primo cittadino. Il timing delle dichiarazioni di Nordio non poteva essere più infelice: a pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, il sindaco Righi evidenzia come "chi guida la Giustizia dovrebbe unire il Paese, non giustificare la discriminazione con argomenti pseudoscientifici". La chiosa del sindaco carpigiano non lascia spazio a interpretazioni: "La parità non è un'illusione biologica: è un dovere democratico. La violenza non è naturale: è inaccettabile. Sempre". Parole che arrivano da un territorio, quello di Carpi e dell'Unione Terre d'Argine, che da anni è impegnato in prima linea nel contrasto alla violenza di genere attraverso progetti educativi e di sensibilizzazione nelle scuole e sul territorio.

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