Giulia Guerzoni torna a casa dal Marocco con l'amaro in bocca e tanta esperienza nel bagaglio. La giovane carpigiana, classe 2009, ha vissuto un'avventura indimenticabile al Mondiale Under 17 femminile, conclusasi però nel modo più crudele possibile: ai calci di rigore nei quarti di finale contro il Messico.
Il dramma dei penalty mancati
La storia di questa eliminazione ha il sapore di una beffa del destino. Le azzurrine di
Viviana Schiavi dominano per novanta minuti contro le messicane, ma si arrendono proprio sul più bello. Due rigori falliti nei tempi regolamentari - prima
Giudici al 15', poi
Galli al 37' - hanno spianato la strada a una lotteria finale che ha premiato le avversarie 5-4. "Sembra una frase fatta, ma questo è il calcio", ha commentato con amarezza la ct
Schiavi, stringendo le sue ragazze in un abbraccio collettivo dopo il fischio finale. Una scena che racconta tutto: talento, impegno e lacrime di chi ha dato tutto senza riuscire a coronare il sogno.
Una carpigiana tra le grandi
Giulia Guerzoni si è confermata una delle colonne portanti di questa nazionale, schierata titolare come mezz'ala sinistra in tutte e cinque le partite del torneo. Un risultato straordinario per una ragazza che, pur essendo l'unica classe 2009 in un gruppo di sole 2008, ha saputo conquistarsi un posto da protagonista. La giovane carpigiana ha lasciato il campo solo al 33' della ripresa nel match contro il Messico, quando il risultato era ancora sullo 0-0. Una prestazione ancora una volta convincente, che conferma il suo valore nel panorama del calcio femminile giovanile.
Il portiere messicano eroe per caso
La partita avrebbe potuto prendere una piega completamente diversa già al 15', quando l'Italia si è vista annullare un gol per un precedente contatto in area messicana. L'arbitro, richiamato dal Football Video Support (il Var presente anche nella Serie C maschile del Carpi), ha assegnato il penalty alle azzurrine annullando la rete di
Stack. Ma il destino aveva già scritto il copione della serata:
Murrieta, il portiere messicano, si è trasformato nell'eroe di giornata respingendo prima il rigore di
Giudici, poi quello di
Galli al 37', e infine risultando decisivo nella lotteria finale. Un muro invalicabile che ha spezzato i sogni azzurri.
Il futuro è ancora tutto da scrivere
"Al di là degli errori dal dischetto, le ragazze hanno dimostrato di essere una grandissima squadra e di non avere mai mollato", ha sottolineato la ct
Schiavi nel post-partita. "Posso solo fare i complimenti alle ragazze e augurare loro un futuro roseo e brillante, perché se lo meritano. Sono sicura che vivranno molte altre serate come questa, con un epilogo diverso." Per
Giulia Guerzoni ora si riaprono le porte del Mapei Center del Sassuolo, dove continua il suo percorso di crescita tra campionato Primavera e Serie A. Un'esperienza mondiale che, nonostante l'epilogo amaro, rappresenta un bagaglio preziosissimo per una ragazza che ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli. Il calcio, si sa, è fatto anche di queste delusioni che forgiano il carattere. E una carpigiana come
Giulia, cresciuta nella terra di chi non si arrende mai, saprà certamente trasformare questa amarezza in nuova forza per il futuro.