È stata una mattina di ordinaria follia quella di ieri nel cuore di Carpi, quando tre malviventi del reggiano hanno trasformato le nostre tranquille strade in un set cinematografico degno del migliore western all'italiana. La differenza è che qui, anziché cavalli al galoppo, c'erano auto lanciate a tutta velocità e, al posto degli sceriffi con la stella, i nostri agenti della Polizia di Stato. Tutto è iniziato intorno alle 11 del mattino nel parcheggio del supermercato di via Guastalla, dove una signora si è vista portar via la borsa con la tecnica del "mordi e fuggi". I tre protagonisti di questa storia - italiani di 24, 26 e 41 anni, tutti residenti nella provincia di Reggio Emilia - evidentemente pensavano che il colpetto fosse andato liscio come l'olio. Ma avevano fatto i conti senza l'oste. Un testimone ha fermato una pattuglia della Squadra Volante che, prontamente, si è messa sulle tracce dei fuggitivi. Quando gli agenti li hanno intercettati in via dell'Industria, i nostri "eroi" hanno dato il meglio di sé: acceleratore a tavoletta e manovre da stuntman per seminare le forze dell'ordine. Durante la fuga, come in un film d'azione, hanno perfino lanciato dal finestrino un cellulare - che poi si è rivelato essere parte del bottino. L'inseguimento è proseguito fino alla SS486, dove i tre hanno abbandonato l'auto per continuare a piedi nelle campagne adiacenti l'autostrada. Forse speravano di confondersi tra i filari, ma non avevano considerato che un'altra pattuglia dell'Ufficio Anticrimine li stava aspettando. Alla fine, tra i campi della nostra campagna, si sono arresi all'evidenza: la fuga era finita. Il bottino? La borsa della signora con documenti, denaro ed effetti personali, più alcune carte di pagamento senza intestazione che ora sono sotto la lente degli investigatori. Chissà quante altre vittime ci sono state prima di questa mattina di follia. Il Giudice per le Indagini Preliminari non ci ha pensato due volte: arresto convalidato per tutti e tre. Il quarantunenne, evidentemente il più esperto del gruppo, si è beccato l'obbligo di dimora a Reggio Emilia, mentre i due più giovani dovranno presentarsi regolarmente alla Polizia Giudiziaria. Ma la storia non finisce qui: la Divisione Anticrimine sta valutando ulteriori misure di prevenzione. Una storia che ci ricorda come, anche nella nostra Carpi, la criminalità non vada mai in vacanza. Fortunatamente, neanche i nostri agenti. E stavolta, il lieto fine l'hanno scritto loro.
Tre ladri in fuga per le campagne: il Far West sbarca a Carpi