"La Bonissima" compie 15 anni: Modena si prepara al grande banchetto di ottobre


"La Bonissima" compie 15 anni: Modena si prepara al grande banchetto di ottobre

Quindici candeline da spegnere e altrettante ragioni per leccarsi i baffi. La Bonissima, il festival del gusto che ha reso Piazza Grande il salotto più goloso dell'Emilia, si prepara a festeggiare un traguardo importante dal 17 al 19 ottobre. E se pensate che dopo tre lustri gli organizzatori abbiano perso l'appetito, vi sbagliate di grosso: quest'anno promettono di stupire perfino i palati più smaliziati. Un weekend all'insegna delle tre "T" magiche Come un mantra gastronomico, anche per questa quindicesima edizione risuoneranno le tre "T" che hanno reso celebre la manifestazione: Territorio, Tradizione e Tipicità. Tre parole che a Modena non sono solo marketing, ma un vero e proprio credo culinario. Oltre 30 espositori trasformeranno la piazza - quella stessa dove dal Medioevo si fa commercio all'ombra della Ghirlandina - in una vera e propria cattedrale del gusto. E che cattedrale! Dai salumi tipici (il salame di San Felice che fa gola anche agli angeli) alle crescentine fumanti, passando per il leggendario gnocco fritto e il baulino più fragrante che ci sia. Per non parlare del Lambrusco nelle sue declinazioni più nobili: Sorbara, Grasparossa e Salamino di Santa Croce. Insomma, un tripudio di sapori che renderà felice perfino il più severo dei dietologi... almeno per un weekend. Novità piccanti e chef stellanti La grande novità di quest'anno è l'arrivo della Chef Stefania Camurri, regina dei social media e delle ricette vegane, che per la prima volta calcherà il palcoscenico di Piazza Grande. Preparatevi a vedere ragù e tigelle in versione "green" che potrebbero far ricredere anche i più accaniti carnivori. Uno spettacolo che promette colpi di scena e, soprattutto, degustazioni che lasceranno tutti a bocca aperta. Non mancherà il ritorno dell'acclamato Chef Carlo Gozzi del ristorante l'Incontro di Carpi, che presenterà una ricetta esclusiva realizzata con la famosa "Mostarda Fina di Carpi", un prodotto artigianale che deriva da un'antica ricetta di famiglia e che sa accompagnare ogni piatto dall'antipasto al dolce. Sfida tra giovani leoni della cucina Ma il piatto forte (è proprio il caso di dirlo) sarà la battaglia culinaria "I Giovani Leoni", che metterà alla prova gli studenti di due prestigiose scuole alberghiere: lo IAL di Serramazzoni e l'Istituto Alberghiero Convitto Rinaldo Corso di Correggio. Quest'anno il tema è degno di un reality show: "Il piatto che stupisce". Gli aspiranti chef dovranno trasformare ingredienti "poveri" in esperienze gastronomiche di valore, ispirati alla filosofia del ristorante stellato Alchemist di Copenhagen. Una sfida di creatività e sostenibilità che farà parlare di sé. Tradizione, musica e... formaggi volanti Come ogni edizione che si rispetti, non mancheranno i momenti più solenni: domenica mattina alle 9.30 la Corale Rossini accompagnerà la consegna del vero baulino modenese con le note immortali di "Nessun Dorma" e "Va Pensiero". E per chiudere in bellezza, il prestigioso Palio del Parmigiano Reggiano vedrà sfidarsi tredici caseifici in una disputa che promette scintille (e ottime degustazioni). La Confraternita del Gnocco d'Oro, poi, proclamerà i suoi nuovi Ambasciatori, riconoscimento che va a chi ha saputo portare le tradizioni emiliane nel mondo. Un momento di orgoglio territoriale che scalda il cuore quanto una bella tigella appena sfornata. Informazioni pratiche per non perdere nemmeno una briciola Quando: 17, 18 e 19 ottobre 2025 Dove: Piazza Grande, Modena (all'ombra della Ghirlandina e della statua della Bonissima) Orari: Consultare il programma ufficiale per gli eventi specifici Costo: Degustazioni gratuite con prenotazione, laboratori e showcooking a pagamento Info: Per prenotazioni delle degustazioni guidate di Pierluigi Roncaglia e dettagli del programma completo Un consiglio spassionato: arrivate affamati e partite sazi, ma soprattutto non dimenticate che La Bonissima non è solo una festa del palato, ma un vero e proprio omaggio alla cultura gastronomica modenese. Dopo quindici anni, questo festival ha dimostrato che la tradizione può evolversi senza perdere la propria anima. E questo, cari lettori, è già un ottimo motivo per non mancare.

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