Non è mai troppo tardi per una rinascita. La storica casa-vacanza di
Valparadiso a Sella di Borgo Valsugana, chiusa dal 2020 per la pandemia, potrebbe riaprire i battenti già nel
2027. A dirlo è
Saverio Catellani, il cittadino carpigiano che ha promosso la petizione per salvare questa struttura che per oltre cinquant'anni ha ospitato migliaia di bambini e ragazzi di Carpi.
L'assessore spazza via i fantasmi
Giovedì scorso, durante una seduta di Giunta, l'assessore ai Lavori Pubblici
Paolo Malvezzi ha fatto chiarezza sui costi del ripristino, smentendo quelle che Catellani definisce ironicamente "le Cassandre che presagivano spese milionarie". La realtà, come spesso accade, è molto più semplice e incoraggiante:
350.000 euro. Tutto qui. L'hotel, acquistato dal Comune nel lontano
1972 per 100 milioni di lire (una cifra che oggi fa sorridere), non ha bisogno di interventi strutturali importanti. Gli impianti funzionano, la manutenzione è stata fatta regolarmente anche durante la chiusura. Manca solo l'adeguamento dell'impianto antincendio alle nuove normative, e poi i 90 posti letto divisi in 37 camere potranno tornare a ospitare i nostri concittadini.
Quasi 1.300 firme parlano chiaro
La mobilitazione dei carpigiani è stata straordinaria:
quasi 1.300 firme raccolte attraverso la piattaforma Change.org per dire no alla cessione della struttura. Un numero che parla chiaro e che testimonia l'affetto della città per questo "pezzo di Carpi incastonato tra le montagne trentine", come lo definisce poeticamente Catellani.
Nasce il Comitato per Valparadiso
Non ci si ferma qui. Il promotore della petizione annuncia la nascita di un
Comitato che nelle prossime settimane cercherà il dialogo con associazioni, polisportive, centri sociali e parrocchie. L'obiettivo è dimostrare che l'hotel Valparadiso risponde ancora oggi a un'esigenza sentita dalla comunità carpigiana. "Pensiamo che sia una battaglia che va oltre gli schieramenti politici", sottolinea Catellani, e in effetti la petizione si è rivolta a tutti i cittadini senza distinzioni di appartenenza. Perché quando si tratta di salvare la memoria e le opportunità per le future generazioni, le bandiere politiche dovrebbero restare negli armadi.
Un gioiello da non sprecare
La casa-vacanza si trova in una posizione privilegiata, sul percorso culturale di
Arte Sella, in uno dei più bei angoli delle Alpi. Ha spazi esterni ampi, una cucina attrezzata e quella atmosfera speciale che solo certi luoghi sanno conservare. Ora la palla passa alla Giunta, che dovrà decidere le modalità di gestione della struttura. Ma una cosa è certa: i carpigiani hanno dimostrato di non voler rinunciare a questo patrimonio. E quando una comunità si muove con tale determinazione, spesso ottiene quello che chiede. Il 2027 non è poi così lontano. E chissà che presto non si torni a sentire nelle valli trentine le voci allegre dei ragazzi di Carpi, pronti a vivere nuove avventure in quel piccolo paradiso che porta il nome giusto:
Valparadiso.