Se c'è una cosa che ogni studente carpigiano conosce bene, è quella corsa mattutina verso via Peruzzi con la lista degli ultimi acquisti necessari per la scuola. Penne, quaderni, quel compasso che non si trova mai al momento giusto. E lì, puntuale come un orologio svizzero, c'era sempre Eta Beta, la storica cartoleria che dal 1987 ha accompagnato generazioni di ragazzi del Liceo Fanti, dell'Itis Leonardo Da Vinci, dell'Ipsia Vallauri e del Meucci. Ma il 31 dicembre 2025 calerà il sipario definitivo su questa piccola istituzione carpigiana. Non per crisi economica, sia chiaro, ma per una scelta di vita che merita tutto il nostro rispetto: Angela Corsini e Alberto Beneventi, moglie e marito proprietari dell'attività, hanno deciso che è arrivato il momento di appendere il grembiule al chiodo e godersi una meritata pensione. "Dopo quasi 38 anni di attività possiamo dire di aver lavorato abbastanza", dice con il sorriso Angela Corsini, e c'è tutta la saggezza di chi ha saputo dedicare la vita al lavoro senza farsene divorare. "Non chiudiamo perché l'attività sta andando male, ma perché per noi è arrivato il momento del pensionamento". E infatti, guardando i numeri, Eta Beta se la passa benissimo, grazie soprattutto a quella posizione strategica accanto al complesso scolastico di via Peruzzi e a un servizio che ha fatto della vicinanza agli studenti la propria forza. Chi altri apriva alle 7.30 del mattino per salvare gli studenti ritardatari? Chi altri conosceva a memoria tutti i libri di testo e le richieste specifiche di ogni insegnante? "Dopo tutto questo tempo siamo inevitabilmente diventati esperti di ciò che viene richiesto ai ragazzi", spiega la titolare con orgoglio. "Queste cose con internet sono più difficili, mentre noi ci trovavamo già pronti. Oltre questo, abbiamo offerto per anni servizi che non possono essere realizzati tramite gli acquisti online". Una piccola resistenza contro l'omologazione digitale, un baluardo di umanità in un mondo sempre più virtuale. Perché Eta Beta non era solo un negozio, era un punto di riferimento, un luogo dove i rapporti si costruivano giorno dopo giorno, matita dopo matita. La storia di questa cartoleria è anche la storia di Carpi che cambia: partiti "da una realtà piccolissima", i coniugi Corsini-Beneventi si sono prima trasferiti in centro città, per poi approdare nella posizione attuale, vicino alle scuole. "Altri nostri colleghi hanno chiuso, magari per motivi economici e questo ha anche incrementato le nostre vendite", racconta Angela senza nascondere una punta di amarezza per un settore che si sta svuotando. Ora, fino al 31 dicembre, i carpigiani potranno fare i loro ultimi acquisti con sconti fino al 70%. Chissà, forse qualcuno si farà avanti per rilevare l'attività. "Se ci dovessero essere delle volontà di acquisto certamente ne saremmo contenti", conclude la proprietaria. "C'è stato qualche contatto precedentemente, ma ancora non si è concretizzato nulla". Intanto, dopo una breve chiusura per riallestimento, Eta Beta riaprirà i battenti il 17 ottobre per salutare definitivamente una comunità che l'ha sempre sostenuta. Sarà un addio con il sorriso, quello di chi ha fatto bene il proprio mestiere e può andarsene a testa alta. Come dovrebbe essere sempre, nella vita come negli affari.
La fine di un'era: dopo 38 anni si spengono le luci di Eta Beta