La Regione Emilia-Romagna contro l'abbandono sportivo: 32mila euro per il territorio modenese


La Regione Emilia-Romagna contro l'abbandono sportivo: 32mila euro per il territorio modenese
La Regione Emilia-Romagna mette in campo 150mila euro per contrastare il cosiddetto "drop out sportivo", il fenomeno dell'abbandono dell'attività fisica tra i giovani. Al territorio modenese sono destinati 32mila euro di questi fondi, che verranno distribuiti ad associazioni, enti e realtà sportive locali per progetti specifici contro l'abbandono giovanile dello sport.

Il fenomeno del drop out sportivo

Maria Costi, consigliera regionale del Partito Democratico, ha illustrato l'iniziativa regionale sottolineando l'importanza di questo investimento: "Quando una ragazza o un ragazzo lascia lo sport non rinuncia soltanto a un allenamento e a qualcosa di benefico per la propria salute. E questo è l'aspetto più grave: perde un'occasione di scoperta, di relazione con l'altro – coetaneo o adulto che sia – e di trasmissione di valori positivi e di comunità". Il drop out sportivo è un fenomeno che colpisce principalmente durante l'adolescenza, quando le pressioni aumentano, cambiano gli interessi o viene meno un contesto sportivo capace di far sentire i ragazzi accolti e compresi. Proprio in questa fase delicata, secondo Costi, lo sport deve rimanere un punto fermo nella vita dei giovani.

Gli obiettivi del finanziamento regionale

L'investimento regionale, in attuazione della legge regionale 2/2024, punta a sostenere progetti integrati per il contrasto all'abbandono sportivo in età adolescenziale e giovanile. I fondi sono destinati a creare ambienti sportivi più accoglienti e motivanti, capaci di accompagnare i giovani nei momenti di maggiore difficoltà. "Il nostro compito è fare in modo che quell'occasione non si interrompa nei momenti di maggiore difficoltà o stress, affinché nessun giovane si senta abbandonato o incompreso, nemmeno nello sport", ha spiegato la consigliera regionale.

L'importanza di allenatori e volontari

Costi ha posto l'accento sul ruolo fondamentale di chi quotidianamente si impegna nel mondo dello sport giovanile: "Vogliamo sostenere anche in futuro chi – allenatori, trainer, volontari – ogni giorno si impegna per accompagnare i giovani in uno dei luoghi più preziosi per il dialogo e il confronto, subito dopo la scuola". L'obiettivo è rendere lo sport "uno spazio sicuro, stimolante e capace di far crescere", trasformandolo in un ambiente dove i ragazzi possano trovare supporto e motivazione per continuare la propria attività fisica.

Il messaggio per le famiglie carpigiane

Per le famiglie del territorio di Carpi e della Bassa Modenese, questa iniziativa rappresenta un'opportunità concreta. Le associazioni sportive locali potranno accedere ai fondi regionali per sviluppare progetti specifici contro l'abbandono sportivo, offrendo così maggiori garanzie di continuità e supporto ai giovani atleti. Come ha concluso Maria Costi: "Far entrare un ragazzo nel mondo dello sport è importante, ma far sì che ci resti lo è ancora di più". Un messaggio che risuona particolarmente forte in un territorio come quello carpigiano, dove lo sport rappresenta da sempre un pilastro educativo e sociale fondamentale per la crescita delle nuove generazioni.
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