La tradizione che scalda il cuore della Bassa Modenese


La tradizione che scalda il cuore della Bassa Modenese

Quando la modernità sembra aver cancellato ogni traccia del passato, ecco che San Possidonio ci ricorda che alcune tradizioni sono davvero immortali. Da oltre trent'anni, il Grande Presepe della civiltà contadina torna puntuale come le campane della domenica mattina, trasformando il parco di Villa Varini in una macchina del tempo che ci riporta agli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso.

Un viaggio nel tempo tra case e botteghe

Nel suggestivo scenario del parco settecentesco, il Grande Presepe non è semplicemente una rappresentazione della Natività: è un vero e proprio museo a cielo aperto che ricrea fedelmente la vita della bassa modenese di quasi un secolo fa. Case coloniche, botteghe artigiane, osterie e decine di personaggi meccanizzati a grandezza naturale animano questo straordinario diorama dove ogni dettaglio racconta una storia. "È un'opera d'arte unica nel suo genere", dicono gli organizzatori, e chi ha avuto la fortuna di visitarla negli anni può confermarlo. La ricchezza degli oggetti esposti e l'attenzione ai particolari fanno di questo presepe una delle attrazioni natalizie più amate della provincia modenese.

Villa Varini rinata dalle macerie

La cornice di questa magia è Villa Varini, dimora settecentesca che ha saputo rinascere dopo le ferite del sisma del 2012. Il restauro ha restituito alla comunità non solo un edificio storico, ma uno spazio vivo che ospita mostre fotografiche dei paesaggi locali, collezioni di modellini d'epoca e, naturalmente, l'immancabile mostra dei presepi artistici. Quest'anno la mostra ha un valore aggiunto particolare: accanto alle creazioni di hobbisti e appassionati arrivati da Modena e Reggio Emilia, trovano spazio i presepi realizzati dai bambini del catechismo e, soprattutto, le opere dei ragazzi del centro socio-occupazionale Arcobaleno e del centro socio riabilitativo Tandem.

L'inclusione che fa la differenza

"L'arte e la creatività sono quell'elemento che accomuna e unisce tutto il genere umano, abbatte i muri, le barriere, le differenze e crea ponti", sottolinea Agnese Zona, assessora ai servizi sociali e inclusione di San Possidonio. Un'affermazione che trova la sua più bella dimostrazione proprio in questa iniziativa, dove la tradizione del presepe diventa veicolo di inclusione sociale. Stefania Marchi, responsabile dei servizi al domicilio di Asp, aggiunge: "Accogliere l'invito per i nostri ragazzi è un'occasione per portare fuori il vissuto che quotidianamente si vive nei centri". Una filosofia che trasforma una semplice mostra in un progetto di comunità.

Informazioni pratiche

Quando: Durante tutte le festività natalizie .

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    • Festivi: 10.00-12.00 / 15.00-18.30
    • Pre-festivi: 15.00-18.00

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Dove: Parco di Villa Varini, San Possidonio Cosa vedere: .

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    • Grande Presepe meccanizzato nel parco
    • Mostra fotografica al piano terra della villa
    • Mostra presepi artistici al primo piano
    • Collezione modellini d'automobili
    • Pesca di beneficenza

    In tempi di streaming e realtà virtuale, il Grande Presepe di San Possidonio dimostra che l'emozione più autentica nasce ancora dall'incontro diretto con la bellezza e la tradizione. Un appuntamento che vale la visita non solo per la qualità artistica, ma per quel senso di comunità che sa trasformare un presepe in un abbraccio collettivo. E se questo non è spirito natalizio, ditemi voi cos'è.

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