La truffatrice dai modi garbati che sta seminando il panico tra i commercianti carpigiani


La truffatrice dai modi garbati che sta seminando il panico tra i commercianti carpigiani
Non è la prima volta che una donna dall'aspetto impeccabile e dai modi raffinati riesce a raggirare i commercianti della nostra città. Ma stavolta la situazione ha assunto i contorni di un vero e proprio allarme sociale che sta mettendo in ginocchio diversi operatori del centro storico.

La strategia della seduzione commerciale

La sua tecnica è collaudata come un orologio svizzero: si presenta con referenze impeccabili, dimostra una conoscenza approfondita del settore che impressiona anche i più esperti, conquista la fiducia con quella naturalezza che solo i veri professionisti del raggiro sanno mettere in campo. È così che è riuscita a ottenere prodotti e trattamenti da almeno una decina di attività commerciali carpigiane, sempre con la stessa scusa: la carta di credito clonata che non funziona, ma nessun problema, il bonifico arriverà puntuale. L'ultimo caso emerso è quello di un'estetista che ha raccontato la sua disavventura alla Gazzetta di Modena, ricostruendo lo stesso copione già visto in altri negozi: promesse di pagamento, contabilità falsificate inviate con la disinvoltura di chi maneggia questi trucchi da tempo, e poi il vuoto. Quel vuoto che si trasforma in rabbia quando ci si rende conto di essere stati presi in giro.

L'unione fa la forza, anche nelle denunce

Come spesso accade quando si scopre di non essere l'unica vittima, tra i commercianti raggirati sta nascendo un senso di solidarietà che potrebbe trasformarsi in azione legale collettiva. Tre denunce sono già state presentate, ma il numero dei casi accertati parla di almeno dieci attività coinvolte. Massimiliano Siligardi, direttore di Confesercenti, non ha usato mezzi termini dalle colonne del Carlino: questa donna deve essere fermata al più presto e giudicata secondo le norme penali che prevedono dai tre ai sei anni di reclusione. La rabbia e l'impotenza che serpeggia tra i commercianti è palpabile, ed è comprensibile: in un momento in cui ogni euro conta, subire una truffa del genere significa mettere a rischio l'equilibrio economico di piccole attività che faticano già abbastanza.

Quando la gelosia finisce a botte in piazza

Decisamente più folcloristico, ma non meno preoccupante, l'episodio che ha animato piazzale Dante con quello che i giornali hanno pudicamente definito "parapiglia". Due nigeriani se le sono date di santa ragione per questioni di gelosia, tanto che è stato necessario l'intervento di ambulanza e forze dell'ordine. I due protagonisti, evidentemente soddisfatti della performance, hanno rifiutato le cure del Pronto Soccorso, lasciando tutti con il dubbio se si sia trattato più di una sceneggiata o di una rissa vera e propria.

I bambini ridisegnano la città

Su un registro completamente diverso, ma non meno interessante, si è svolto il convegno promosso dal progetto "Carpi dei bambini e delle bambine", un'iniziativa che già durante la campagna elettorale per le amministrative 2024 aveva fatto parlare di sé. Stavolta al centro dell'attenzione c'è stato il place making, ovvero l'arte di progettare spazi urbani tenendo conto delle esigenze dei più piccoli. Un approccio che fa riflettere: mentre gli adulti si accapigliano per gelosia o architettano truffe elaborate, i bambini immaginano parchi migliori e spazi verdi più funzionali. Forse dovremmo ascoltarli più spesso, questi piccoli urbanisti che vedono la città con occhi diversi dai nostri, meno cinici e più costruttivi.

La sicurezza che non dorme mai

Chiude il quadro cittadino la notizia dei controlli dei Carabinieri nel centro storico, segno che l'attenzione delle forze dell'ordine resta alta. Una presenza rassicurante in tempi in cui tra truffatrici seriali e risse improvvisate, la tranquillità dei carpigiani ha bisogno di essere tutelata con maggiore attenzione. E mentre si sperimenta la chiusura della strada davanti alla primaria Marconi di Campogalliano - un altro segnale di attenzione verso i più piccoli - viene da pensare che forse la ricetta per una città migliore passa proprio dall'ascoltare chi la vive con maggiore innocenza e minori pregiudizi.
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