Il mondo del calcio carpigiano si ferma per un momento di raccoglimento.
Matteo Cortesi, capitano e simbolo dell'AC Carpi, sta attraversando un momento di profondo dolore per la perdita del nonno, figura che evidentemente aveva un posto speciale nel cuore del difensore biancorosso.
La vicinanza della società
Il presidente
Claudio Lazzaretti e l'intera società si sono immediatamente stretti attorno al loro leader, dimostrando ancora una volta come l'AC Carpi sia molto più di una semplice squadra di calcio. È una famiglia, nel senso più autentico del termine, dove le gioie e i dolori si condividono con la stessa intensità con cui si lotta per ogni pallone sul rettangolo verde. La comunicazione ufficiale, seppur sobria nelle parole, esprime tutto l'affetto e la vicinanza che l'ambiente carpigiano nutre per il proprio capitano. Non è un caso che
Cortesi sia considerato non solo un pilastro tecnico della squadra, ma anche un punto di riferimento umano per compagni e tifosi.
Il capitano e la sua famiglia calcistica
In momenti come questi emerge la vera natura di una società sportiva. L'AC Carpi ha dimostrato di saper essere presente nei momenti difficili, confermando quel senso di appartenenza che rende speciale il calcio di provincia. Quando il dolore tocca uno dei propri, tutta la famiglia biancorossa si stringe in un abbraccio collettivo. Il gesto della società nei confronti di
Matteo Cortesi e della sua famiglia è un esempio di come il calcio, quello vero, sappia ancora mettere l'uomo al centro, oltre ogni tattica e risultato. In questi giorni di festa natalizia, il pensiero va a chi sta soffrendo, ricordando che dietro ogni maglia c'è una persona con le sue gioie e i suoi dolori. La redazione di "Ombra del Portico" si unisce alle condoglianze dell'AC Carpi, augurando al capitano
Cortesi di trovare nella vicinanza dei suoi compagni di squadra e di tutti i tifosi carpigiani la forza per superare questo momento difficile.