Il weekend calcistico del nostro territorio ha regalato emozioni a non finire, con vittorie sofferte, esordi da ricordare e quella crudele beffa che ogni tanto il pallone sa riservare anche alle squadre più meritevoli. Lo United Carpi e l'arte del vincere soffrendo I blucelesti di mister Gilioli continuano la loro marcia in campionato, ma che fatica contro il Camposanto! Una vittoria ancora una volta per il rotto della cuffia - la terza in quattro successi con un solo gol di scarto - che racconta di una squadra che sa soffrire quando serve. La partita si decide tutta sui piedi di Hamza Nadiri, protagonista in chiaroscuro di una domenica che poteva essere diversa. Al 23' minuto l'episodio più curioso: rigore parato da Chiossi (portiere del Camposanto) a Nadiri, in una sfida tra omonimi visto che anche tra i pali dello United milita un Andrea Chiossi. Il calcio a volte sa essere davvero beffardo nelle sue coincidenze. Ma Nadiri è di quelli che non mollano mai: nel finale si riscatta segnando il gol che vale tre punti preziosi. Fino all'ultimo respiro, però, lo United ha dovuto stringere i denti, con la Virtus Camposanto che ha bussato insistentemente alla porta di casa, trovando sempre attento il portiere bluceleste. Il terzo posto in coabitazione con il Masone, a soli tre punti dalla vetta, conferma che Gilioli ha davvero trovato la formula magica per far rendere al meglio i suoi ragazzi. La prima gioia della Solierese Finalmente! Dopo cinque giornate di digiuno, la Solierese ha trovato la prima vittoria stagionale, e che vittoria: un netto 0-2 a Casalgrande che sa di liberazione. Filippo Vaccari, servito dall'assist di Lorenzo Ligabue, e Gabriele Giannelli, ben imbeccato da Onejsi Mecorrapaj, hanno firmato una prestazione convincente che potrebbe segnare la svolta della stagione. Ora per la Solierese non ci sono più alibi: da oggi si candida ufficialmente a una stagione da protagonista, con la consapevolezza che partite come questa sono il mattone su cui costruire qualcosa di importante. Il Campogalliano e la beffa del '97 Chi di cortomuso perisce, e stavolta è toccato al Campogalliano vivere sulla propria pelle una di quelle sconfitte che fanno male al cuore. I biancocelesti avevano fatto tutto bene: una buona gara, il vantaggio firmato da Andrea Ierardi, il controllo del match. Poi il calcio ha mostrato il suo volto più crudele. Prima il pareggio avversario, poi la mazzata finale: gol del 2-1 al 97' minuto, quando ormai tutti pensavano che il punto fosse al sicuro. Il calcio sa essere davvero spietato, e il Campogalliano lo ha scoperto nel modo più amaro possibile.