Mercoledì sera si è spento l'ultimo barlume di speranza carpigiana nella Coppa di Seconda Categoria. Le nostre ultime due rappresentanti, Virtus Cibeno e Cabassi, hanno salutato la competizione dopo due battaglie che sanno di beffa, condite da quegli episodi che nel calcio fanno la differenza tra gloria e rimpianti. Era il 24 settembre quando i destini paralleli delle due squadre si sono incrociati nella crudeltà del calcio che conta. Entrambe erano arrivate agli ottavi dopo aver superato il turno precedente ai rigori - i gialloblu della Virtus Cibeno avevano avuto la meglio nel derby tutto carpigiano contro il Limidi, mentre i rossoblu della Cabassi erano riusciti a domare il Saliceta sempre dal dischetto. Il sorteggio non è stato clemente con le nostre. La Virtus Cibeno si è trovata di fronte la Possidiese, una delle neopromosse più quotate del girone, già capace di eliminare ai preliminari la Carpine - altra formazione del nostro territorio. Un avversario tosto, insomma, per i ragazzi che rappresentavano le speranze della frazione. Dall'altra parte, la Cabassi ha dovuto fare i bagagli per raggiungere Spezzano, dove ad attenderla c'erano i padroni di casa della Spezzanese, pronti a sfruttare il fattore campo per proseguire il proprio cammino nella competizione. Due eliminazioni che lasciano l'amaro in bocca, raccontate come "questione di dettagli" tra errori arbitrali ed epiloghi ai rigori. Nel calcio dilettantistico, dove ogni partita è una piccola epopea vissuta da giocatori che il lunedì mattina tornano al lavoro, questi dettagli pesano come macigni sui sogni di gloria. Così si chiude il capitolo carpigiano nella Coppa di Seconda Categoria 2024, con il rammarico di non aver saputo capitalizzare al meglio le occasioni che il destino aveva messo sul piatto delle nostre squadre.