Luca Severi e il bufalo che sfida la picanha: "A Carpi la carne ha un'altra storia"


Luca Severi e il bufalo che sfida la picanha: "A Carpi la carne ha un'altra storia"

Nel cuore di Carpi, a due passi dal Duomo, c'è chi ha deciso di dire no alla moda della picanha per abbracciare una filosofia diversa. Luca Severi, patron del ristorante Benvenuti da Leonida, ha scelto una strada che profuma di autenticità e porta dritta ad Albinea, sulle colline reggiane tanto amate dai ciclisti della domenica. "Le mode funzionano sempre allo stesso modo", spiega Severi con quel pragmatismo che appartiene a chi conosce davvero il mestiere. "Si prende un taglio economico, lo si pompa fino a farlo diventare famoso, e poi tutti gli corrono dietro facendolo schizzare di prezzo. Noi abbiamo preferito un'altra via." Una via che conduce all'azienda agricola Il Girasole, dove Luciano e la sua famiglia hanno creato quello che Severi ama definire un "cortilivo". Qui, lontano dai grandi allevamenti industriali, una ventina di bufali maschi interi crescono nel rispetto dell'animale e della tradizione. Il risultato? Una carne dal basso contenuto di colesterolo, ricca di ferro e dal gusto che sa raccontare una storia diversa. Al Benvenuti da Leonida hanno selezionato quattro tagli: hamburger, salsiccia, tagliata e filetto. I primi tre si possono ordinare singoli o nella "gran grigliata" da 550 grammi, perfetta per chi ama condividere. Il filetto da 300 grammi è pensato per due, anche se non mancano i coraggiosi che se lo prendono tutto per sé. "Abbiamo studiato le porzioni per non far diventare il conto un salasso", confessa Severi con onestà disarmante. Ma c'è anche un altro segreto nel menu: le tagliatelle al ragù bianco di bufalo. "Però non ditelo troppo in giro", scherza, "altrimenti rimanete senza!" Il locale è aperto tutti i giorni per pranzo e cena, ma c'è anche l'aperitivo con drink e gnocco fritto a 15 euro. Un'offerta che, in tempi di rincari, sa tanto di resistenza gastronomica quanto di buon senso commerciale. Dietro il Duomo di Carpi, insomma, c'è chi ha scelto di andare controcorrente. E forse, in un mondo che corre sempre dietro all'ultima moda, è proprio questo il lusso più grande: prendersi il tempo di scegliere la qualità.

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