Mercoledì 5 novembre i camici bianchi del territorio incroceranno le braccia, ma a Carpi - come nel resto della provincia - le cure essenziali sono rimaste garantite. Lo SNAMI, il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, ha proclamato una giornata di protesta nazionale che ha coinvolto anche i nostri medici di famiglia, in una battaglia che va ben oltre i confini della nostra città. L'Azienda USL di Modena aveva avvertito per tempo i cittadini carpigiani: possibili disagi in arrivo, ma niente panico. Perché quando si tratta di salute, anche nel bel mezzo di uno sciopero, la macchina dell'assistenza sanitaria non può fermarsi del tutto. È una di quelle situazioni che mettono in luce il paradosso della professione medica: protestare per condizioni di lavoro sempre più difficili, ma senza mai abbandonare chi ha davvero bisogno. E così, anche con gli studi medici chiusi dalle 8 alle 20, sono rimaste attive le visite domiciliari urgenti - quelle che non possono aspettare, quando il paziente non può proprio muoversi da casa. I CAU, i Centri di Assistenza e Urgenza, hanno continuato a funzionare, così come le sedi di Continuità Assistenziale - il vecchio servizio di guardia medica che tutti i carpigiani conoscono bene. E naturalmente, il 118 non si è mai fermato: quando c'è un'emergenza vera, lo sciopero diventa un dettaglio. La protesta del 5 novembre raccontava di una categoria stanca, schiacciata tra burocrazia crescente e risorse sempre più scarse. Ma raccontava anche di professionisti che, pur nel disagio, non dimenticano mai il giuramento fatto: "Primum non nocere", prima di tutto non nuocere. Anche quando scioperano, i nostri medici continuano a prendersi cura di chi non può aspettare. È forse questa la caratteristica più nobile di una professione che, nonostante tutto, non perde mai di vista l'essenziale: la vita umana. Una lezione che va ben oltre le mura degli ambulatori, e che tocca il cuore stesso di una comunità come la nostra, dove il rapporto tra medico e paziente conserva ancora quel calore umano che fa la differenza.