L'aria di
mercoledì 10 dicembre saprà di protesta e di bidoni che non si svuotano. È in arrivo uno sciopero nazionale che toccherà direttamente le tasche e il quotidiano dei cittadini carpigiani:
AIMAG, l'azienda che gestisce i servizi ambientali in dodici comuni della nostra provincia - da
Carpi a
Mirandola, da
Soliera a
San Felice sul Panaro - ha già avvertito che la raccolta domiciliare "non è garantita".
L'eccezione che conferma la regola
In questo scenario di paralisi quasi totale, c'è un'eccezione che la dice lunga sulle priorità del nostro tempo:
i rifiuti sanitari continueranno ad essere raccolti regolarmente. Perché quando si tratta di salute, anche i sindacati più agguerriti fanno un passo indietro. E meno male, verrebbe da dire. Per tutto il resto - dall'umido al secco, dalla carta alla plastica - toccherà aspettare. E pazienza se il bidone dell'organico inizierà a profumare come un mercato del pesce sotto il sole di agosto.
Niente recuperi, niente scuse
AIMAG è stata chiara come l'acqua del nostro acquedotto: le raccolte saltate per lo sciopero non verranno recuperate. Chi ha messo fuori i sacchetti mercoledì mattina dovrà ritirarli e aspettare il turno successivo. Sull'app
MyAimag comparirà persino un pop-up per ricordare agli utenti che è inutile lamentarsi: non si può segnalare un mancato ritiro quando il mancato ritiro è programmato. Una lezione di pragmatismo che farebbe invidia a un filosofo stoico.
Città in stand-by
Ma lo sciopero non si ferma ai bidoni di casa.
I servizi di pulizia del territorio, lo svuotamento dei cestini, la raccolta dei rifiuti abbandonati e lo spazzamento meccanizzato potrebbero saltare completamente. Carpi rischia di svegliarsi giovedì mattina con l'aspetto di una città che ha appena ospitato un festival rock. Anche
i Centri di Raccolta comunali - quelli dove i cittadini più virtuosi portano gli ingombranti e i rifiuti speciali - potrebbero rimanere chiusi o funzionare a singhiozzo.
Tra proteste nazionali e quotidianità locale
Questo sciopero si inserisce in un clima di tensione più ampio che attraversa il Paese. I lavoratori dell'igiene ambientale si uniscono a una stagione di proteste che vede protagonisti diversi settori, dalle farmacie alla sanità privata, in una stagione contrattuale particolarmente calda.
Consigli per sopravvivere
Per i cittadini carpigiani non resta che fare buon viso a cattiva sorte.
Mercoledì 10 dicembre segnatevelo in rosso sul calendario: tenete in casa l'umido (che tanto con questo freddo non puzza), rimandate al giorno dopo qualsiasi pulizia straordinaria e, se proprio dovete buttare qualcosa di ingombrante, aspettate giovedì. Del resto, anche
Carpi ha i suoi giorni di pausa. E se proprio dobbiamo fermarci, meglio farlo tutti insieme, per una volta.