Mille e cento cuori per il Val Paradiso: "Solo lo 0,5% del bilancio per salvarlo"


Mille e cento cuori per il Val Paradiso: "Solo lo 0,5% del bilancio per salvarlo"

Saverio Catellani fa i conti in tasca al Comune e la matematica è dalla sua parte. La petizione per salvare l'hotel Val Paradiso di Sella di Borgo Valsugana ha superato quota 1.100 firme su change.org, un risultato che tre settimane fa sembrava un miraggio e che invece racconta di una Carpi che non vuole arrendersi. «Un risultato straordinario e inimmaginabile», ammette lo stesso Catellani, il promotore di questa battaglia che sta unendo carpigiani di ogni età e colore politico. Perché quando si tratta di salvare quello che molti considerano ormai un bene comune, le divisioni si stemperano come neve al sole delle Dolomiti. Dal Comune filtra la cifra magica: 300mila euro. Tanto servirebbe per rimettere in piedi la casa-vacanza che da cinque anni giace in un sonno che sa di abbandono. Ma Catellani ha tirato fuori la calcolatrice e i numeri, quelli veri, raccontano un'altra storia. «L'investimento è tutto sommato modesto», ragiona il promotore della petizione, ricordando che Carpi non è un paesino di montagna ma il secondo comune della provincia, più popoloso di capoluoghi storici come Mantova. Con un bilancio che per il 2025 prevede quasi 60 milioni di spesa corrente e 45 milioni per gli investimenti, quei 300mila euro peserebbero appena lo 0,5 per cento sui conti comunali. Una percentuale che fa riflettere, soprattutto se si considera che agli 88 milioni di spesa dell'Unione Terre d'Argine il Val Paradiso potrebbe tornare a far sognare generazioni di carpigiani senza mandare in rosso nessun bilancio. Il Sindaco per ora tace, ma dalle finestre del municipio si vede una città che ha già scelto. Mille e cento firme sono mille e cento voci che chiedono di non voltare pagina su un pezzo di storia che sa di famiglia e di vacanze che profumano ancora di casa.

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