Monica Medici rompe il silenzio su Aimag: "Il futuro della multiutility torna in aula"


Monica Medici rompe il silenzio su Aimag: "Il futuro della multiutility torna in aula"

La consigliera di Carpi Civica sfida l'immobilismo

Quando tutti sembravano aver fatto finta di non sentire, Monica Medici ha deciso di alzare la voce. La consigliera di Carpi Civica ha infatti riportato la spinosa questione Aimag sui banchi del Consiglio comunale carpigiano, squarciando quella "cortina di silenzio" che avvolgeva la multiutility dal giorno dei famosi pronunciamenti della Corte dei Conti.

Una mozione in tre punti per ripartire da capo

Sul finire di novembre, Monica Medici ha presentato una mozione che non lascia spazio alle mezze misure. Tre gli impegni che chiede a Sindaco e Giunta di assumere, in quello che lei stessa definisce un vero e proprio "riavvolgimento del nastro".

Il primo pilastro: ricostruire il patto di sindacato

La consigliera vuole ricostituire un patto di sindacato per la gestione del controllo pubblico congiunto dell'azienda. Un ritorno alle origini, insomma, quando i Comuni avevano ancora voce in capitolo nelle decisioni strategiche.

Il secondo: un nuovo piano industriale

Serve individuare un nuovo piano industriale che tracci le future linee strategiche per tutti i settori: dalla distribuzione dell'acqua a quella del gas metano, dalla produzione di energia ai servizi energetici. E soprattutto, la Medici vuole chiarezza su come affrontare le eventuali gare pubbliche per i bacini idrici e del gas modenesi.

Il terzo: nuovo consiglio di amministrazione

L'ultimo tassello della proposta prevede la nomina di un nuovo CdA "interamente espressione dei soci pubblici di maggioranza", che rispetti le singole territorialità e sia davvero capace di interpretare gli indirizzi strategici del nuovo patto di sindacato.

Il nodo Hera e il rapporto con il futuro

Non poteva mancare un passaggio sul futuro rapporto con Hera Spa, il colosso che aveva siglato quell'accordo con Aimag poi bocciato dalla Corte dei Conti. Medici chiede che il nuovo patto di sindacato definisca chiaramente le linee strategiche di questa relazione, evidentemente non più scontata come un tempo.

Quando la Corte disse "no"

L'intera questione nasce dai pronunciamenti delle sezioni emiliana e lombarda della Corte dei Conti, che hanno bocciato sonoramente un accordo Aimag-Hera che era stato invece avallato da "quasi tutti i Sindaci e i Consigli dei Comuni soci". Un caso emblematico di come, a volte, la burocrazia riesca a rimettere in discussione decisioni che sembravano ormai consolidate. La proposta della Medici ha il merito di non nascondere la polvere sotto il tappeto, ma di affrontare a viso aperto una situazione che si era incagliata. Ora toccherà al Consiglio comunale decidere se seguire questa strada o continuare a far finta che il problema non esista. I cittadini carpigiani, che di quella multiutility sono azionisti attraverso i loro Comuni, meritano quantomeno di sapere quale direzione prenderà la loro azienda.
Visualizza le fonti dell'articolo


🏛️

Assistente Ombra

Online