Sotto il
Portico del Grano, nei weekend che ci separano dal Natale, c'è un'aria diversa. Non è solo l'atmosfera festosa delle feste che si avvicinano, ma il profumo genuino della solidarietà che sa di casa nostra. Il
Lions Club Carpi Host, guidato quest'anno dal notaio
Carlo Camocardi, ha messo in campo un'iniziativa che unisce tradizione, dialetto e generosità: la
Tombola di Carpsàan.
Una tombola che parla carpigiano
Non è la solita tombola natalizia. Questa è speciale, tradotta in vernacolo dai nostri esperti del settore, un modo per tenere vivo il dialetto che è parte dell'anima di Carpi.
Claudio Varetto ha curato la realizzazione grafica,
Fabrizio Michelini si è occupato dell'aspetto tecnico, mentre
Mauro D'Orazi ha messo la sua esperienza linguistica per far suonare ogni numero in perfetto carpsàan. E chi meglio di
Mostardino, la nostra maschera tradizionale interpretata da
Guido Grazzi, poteva dare una mano ai volontari Lions? Eccolo lì, sotto il portico, a richiamare l'attenzione dei passanti con quel suo modo tutto carpigiano di far sorridere e riflettere insieme.
Due cuori, un obiettivo
Il ricavato delle vendite ha una destinazione che scalda il cuore. Da una parte andrà a migliorare la cucina di
Tavola Amica, quella bella iniziativa domenicale che l'
Associazione Ho Avuto Sete porta avanti al
Circolo Bruno Losi insieme a tanti altri gruppi di volontariato carpigiani. Ogni domenica, quel pranzo offre non solo un pasto caldo, ma soprattutto un momento di socializzazione a chi si trova in solitudine o attraversa difficoltà economiche. Dall'altra parte, i fondi contribuiranno al progetto Lions per la
scuola di addestramento cani guida per ciechi di
Limbiate, coordinato dall'ingegner
Massimo Barbi. Un service che da anni aiuta le persone non vedenti a riconquistare autonomia e dignità attraverso il rapporto speciale con i loro fedeli compagni a quattro zampe.
La piazza che fa la differenza
Vedere i soci del Lions letteralmente "scesi in piazza" fa piacere. In un'epoca in cui spesso ci si chiude dietro uno schermo, loro hanno scelto la strada più antica e più bella: il contatto diretto, lo sguardo negli occhi, il sorriso che accompagna la spiegazione del progetto. Sabati e domeniche fino a Natale, li troverete lì, pronti a raccontarvi di questa tombola che è molto più di un gioco. L'iniziativa si inserisce nel progetto più ampio
"Noi di Carpi", voluto dal presidente
Camocardi per valorizzare la nostra storia, cultura, arte e tradizioni. Perché essere carpigiani non è solo questione di residenza, ma di appartenenza a una comunità che sa prendersi cura di sé stessa. Due iniziative solidali che meritano davvero il sostegno di tutti noi carpigiani. Dopotutto, come dicevano i nostri nonni in perfetto dialetto, "l'union la fa la forza". E sotto il Portico del Grano, questa forza si vede e si sente.