Nasce il primo Comitato interdistrettuale per la sanità dell'Area nord


Nasce il primo Comitato interdistrettuale per la sanità dell'Area nord

La sanità pubblica dell'area nord della provincia di Modena fa un importante passo avanti verso l'integrazione. Martedì 14 ottobre si è riunito per la prima volta il Comitato interdistrettuale di Area nord, un organismo che unisce i rappresentanti sanitari e amministrativi dei Distretti di Carpi e Mirandola per coordinare le scelte strategiche del settore. L'incontro, ospitato dalla città di Carpi, ha visto la partecipazione dei quattro sindaci dell'Unione delle Terre d'Argine e dei nove dell'Unione dei Comuni dell'Area nord, insieme ai vertici dell'Ausl di Modena. Presenti il direttore generale Mattia Altini, le direttrici dei Distretti Stefania Ascari (Carpi) e Annamaria Ferraresi (Mirandola), la direttrice dell'Ospedale Ramazzini Giulia Ciancia e le direzioni mediche di entrambi i presidi ospedalieri. Il nuovo organismo ha delineato una strategia ambiziosa: l'integrazione funzionale e organizzativa tra gli ospedali Ramazzini di Carpi e Santa Maria Bianca di Mirandola. Questo modello di collaborazione riconosce a ciascun presidio ruoli complementari e interconnessi, con l'obiettivo di rafforzare l'equità, la prossimità e la sostenibilità dell'offerta sanitaria territoriale. La decisione nasce dalla consapevolezza che i bisogni sanitari dei cittadini sono profondamente cambiati negli ultimi anni. Come sottolineato durante la riunione, è necessario costruire risposte innovative che tengano conto degli sviluppi della medicina moderna e delle nuove tecnologie, senza dimenticare l'importanza delle strutture sanitarie di prossimità. "Un momento importante di confronto e di visione comune", ha commentato Letizia Budri, sindaca di Mirandola e presidente del Comitato Area nord. "Solo attraverso una strategia condivisa sarà possibile valorizzare appieno le potenzialità dei nostri territori per offrire la miglior risposta sanitaria alle nostre comunità. L'integrazione tra i nostri due ospedali, e soprattutto con il futuro nuovo ospedale di Carpi, deve diventare una priorità". Il sindaco di Carpi, presidente della Commissione sanità delle Terre d'Argine, ha definito "storica" l'intesa raggiunta, sottolineando come finalmente si veda "un territorio unito nella volontà di sostenersi nei rispettivi ruoli". Il primo cittadino ha evidenziato l'importanza del progetto di rilancio della sanità pubblica provinciale, che prevede il nuovo ospedale di Carpi insieme a nuovi investimenti sul plesso mirandolese e una rete territoriale efficiente. Questa rete comprenderà Case di comunità, Aggregazioni funzionali territoriali, Osco e Hospice distribuite da Campogalliano a Medolla, da Concordia a Finale Emilia, da Soliera a San Possidonio, rappresentando "la migliore risposta per garantire servizi sanitari di qualità e vicini ai cittadini". Il processo di integrazione sarà definito attraverso un percorso condiviso e partecipativo che coinvolgerà i professionisti di entrambi gli ospedali e territori, con l'intento di rispondere efficacemente ai bisogni delle comunità locali. Le decisioni del Comitato interdistrettuale saranno ora presentate all'Ufficio di presidenza della Conferenza territoriale socio sanitaria, in programma lunedì 20 ottobre, per il proseguimento dell'iter istituzionale. Un passo concreto verso una sanità più integrata e vicina ai cittadini dell'area nord modenese.

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