Un sacrificio che segna la memoria collettiva
Il
28 dicembre 1943, alle ore 6.30 del mattino, al Poligono di Tiro di Reggio Emilia, i fascisti fucilarono sette fratelli e un compagno partigiano. Un eccidio che rappresenta una delle pagine più tragiche della Resistenza italiana e che continua a parlare di libertà, giustizia e democrazia dopo 82 anni.
Gelindo,
Antenore,
Aldo,
Ferdinando,
Agostino,
Ovidio ed
Ettore Cervi, insieme al partigiano
Quarto Camurri, pagarono con la vita la loro lotta contro il regime fascista. Una famiglia di contadini di Campegine che aveva scelto la strada della Resistenza, trasformando la propria casa in un punto di riferimento per i partigiani della zona.
Le celebrazioni del 2025
Per commemorare questo 82° anniversario, le istituzioni locali hanno organizzato un ricco programma che si svolgerà tra
sabato 27 e domenica 28 dicembre 2025 nei luoghi simbolo di questa tragica vicenda:
Guastalla,
Campegine,
Reggio Emilia e
Casa Cervi a Gattatico. Le celebrazioni ufficiali si terranno
domenica 28 dicembre con un programma articolato che inizierà alle ore 10 nella
Sala del Tricolore di Reggio Emilia. Tra gli ospiti d'onore, la
sindaca di Genova Silvia Salis, che interverrà insieme al sindaco di Reggio Emilia
Marco Massari, al presidente della Provincia
Giorgio Zanni e al presidente dell'Istituto Alcide Cervi
Vasco Errani.
L'omaggio al Poligono di Tiro
Intorno alle 11.30, la commemorazione si sposterà al
Poligono di Tiro di Reggio Emilia, il luogo dove avvenne la fucilazione. Qui si terrà l'omaggio alla lapide commemorativa, nel punto esatto dove i sette fratelli e Quarto Camurri furono giustiziati. Per facilitare la partecipazione dei cittadini, le autorità hanno predisposto un servizio di bus navetta gratuito che partirà dal centro di Reggio Emilia (corso Garibaldi angolo via Farini) fino al Poligono di Tiro.
Il Museo Cervi aperto alla cittadinanza
Nel pomeriggio di
domenica 28 dicembre, il
Museo Cervi a Gattatico sarà aperto con ingresso a offerta libera dalle 10 alle 17. Alle 15 è prevista la donazione al Museo dell'opera "Casa Cervi" dell'artista
Udo Toniato, pittore naïf nato nel modenese e profondamente legato ai valori della Resistenza. L'opera, realizzata nel 2009, viene donata dagli eredi dell'artista attraverso l'Associazione "Udo Toniato Maestro Naïf" come gesto di memoria e testimonianza dell'impegno civile.
Un messaggio sempre attuale
La vicenda dei fratelli Cervi rappresenta un evento tragicamente unico nella storia della Resistenza italiana. La loro casa, oggi museo e centro di ricerca storiografica, continua a essere un punto di riferimento per chi vuole comprendere i valori della democrazia e dell'antifascismo. Tutte le iniziative sono aperte alla cittadinanza e rappresentano un'occasione per riflettere sul significato della libertà e della responsabilità civile, valori per cui questi otto uomini sacrificarono la propria vita. Il programma completo delle celebrazioni è disponibile sul sito dell'Istituto Cervi, che da decenni mantiene viva la memoria di questo sacrificio e dei valori per cui i sette fratelli e Quarto Camurri diedero la vita.