Palestra delle Focherini: finalmente si vede la luce in fondo al tunnel


Palestra delle Focherini: finalmente si vede la luce in fondo al tunnel

Dopo tre anni di stop forzato, la palestra delle Focherini potrebbe finalmente riaprire i battenti. Il Comune di Carpi ha messo sul piatto della bilancia 1 milione e 300mila euro per riavviare i lavori di adeguamento sismico, con l'ambizioso obiettivo di far partire il cantiere nel 2026. Una storia che sa di beffa quella che ha coinvolto questa struttura sportiva del nostro territorio. Era l'estate del 2022 quando tutto si è fermato: il Comune aveva dovuto rescindere il contratto con la ditta appaltatrice per gravi inadempienze sulla sicurezza dei lavoratori. Da allora, studenti delle medie e società sportive hanno dovuto arrangiarsi altrove, come nomadi dello sport in cerca di una casa. La beffa più grande è arrivata dal Ministero dell'Istruzione e del Merito: dopo mesi di telefonate e mail rimbalzate nel vuoto, a luglio 2024 ha comunicato la decadenza dal finanziamento "senza nessun preavviso", come sottolinea l'amministrazione comunale. Un colpo basso che avrebbe fatto vacillare chiunque, ma non i nostri amministratori. Riccardo Righi e la sua squadra non si sono arresi. Hanno tentato la carta di un nuovo bando ministeriale a gennaio, senza successo. Ma nel frattempo hanno mosso le pedine su più tavoli: a giugno il progetto è stato candidato al Piano triennale nazionale di edilizia scolastica 2025-2027, ad agosto a un bando del Ministero dell'Interno per la messa in sicurezza degli edifici. L'asso nella manica? Una strategia alternativa che dimostra quanto questa amministrazione tenga ai propri cittadini. Il Comune ha deciso di mettere mano al portafoglio comunale, stanziando la cifra necessaria attraverso un mutuo. Perché, come dicono dal palazzo, "è una priorità permettere agli studenti e alle società sportive di rientrare nella 'loro' palestra". Il progetto, nato nel 2020, è ora in fase di rielaborazione per aggiornare i prezzi e togliere alcune voci già realizzate, come l'adeguamento della centrale termica. Se tutto filerà liscio, la gara dovrebbe essere indetta entro fine anno. Una lezione di determinazione e di amore per il territorio quella che arriva da questa vicenda. Perché quando le istituzioni centrali latitano, tocca a quelle locali rimboccarsi le maniche e dimostrare che le promesse fatte ai propri concittadini vanno mantenute, costi quel che costi.

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